Pauroso incendio nei Nebrodi da Cesarò alla diga Ancipa di Troina

Un incendio di vaste proporzioni ha investito le contrade Castagna e Caiola in territorio del comune di Cesarò, ai piedi del monte Auto, al confine con il comune di Troina sopra la diga Ancipa sui Nebrodi. L’incendio è divampato verso le 13 e si è propagato rapidamente su un’area estesa circa 150 ettari. Le alte colonne di fumo, che si sono sollevate da questa zona dei Nebrodi, erano visibili da molto lontano. Questa dà un’idea delle dimensioni dell’incendio. Non tutta quest’area è boscata. Per domare l’incendio sono intervenute tempestivamente un numero un cospicuo numero di squadre antincendio della forestale, della protezione civile e dei vigili del fuoco. Allo spegnimento delle fiamme hanno contributo i canadair con ripetuti lanci d’acqua dall’alto. Le operazioni di spegnimento, che sono state molto complesse e rischiose, si sono protratte fino alle 19 quando l’incendio è stato domato. E’ ancora troppo presto per fare una stima dei danni. Sarebbero stati incalcolabili, se non l’incendio non fosse stato circoscritto ai 150 ettari e domato in circa 6 ore. Le contrade Castagna e Caiola sono vicinissime al parco dei Nebrodi. Se le fiamme fossero arrivate a lambire le fittissime foreste che ricoprono i Nebrodi, avremmo avuto un disastro ambientale di incalcolabile portata, per fortuna scongiurato grazie al tempestivo ed efficace intervento dei soccorritori. Non si sa ancora nulla sulle cause di quest’incendio. E’ difficile credere che si sia tratto di autocombustione. Quella di oggi è stata una tipica giornata autunnale dal clima mite. Questo fa sospettare che qualche sciagurato da solo, o verosimilmente in combutta con altri personaggi della stessa risma, abbia di proposito innescato l’incendio.

Silvano Privitera