Nicosia. Cittadini firmano legge di iniziativa popolare per chiedere abrogazione soppressione tribunale

Nicosia. Il Comune sta invitando i cittadini a firmare la legge di iniziativa popolare con la quale chiedere l’abrogazione della riforma della geografia giudiziaria che ha soppresso il tribunale di Nicosia. Intanto il sindaco Malfitano chiederà nei prossimi giorni un incontro con il primo presidente della Corte d’appello di Caltanissetta e con il procuratore generale Roberto Scarpinato, per discutere della inadeguatezza per materiale mancanza di spazi del tribunale di Enna ad accorpare quello di Nicosia. Oggi il personale dipendente del palazzo di giustizia nicosiano si riunisce in assemblea sindacale, finalizzata a valutare tute le azioni da mettere in campo per chiedere il mantenimento del tribunale. Ripartono quindi le azioni per scongiurare la soppressione, che adesso non sono più manifestazioni di protesta, ma valutazioni su quali sono gli spiragli presenti nello stesso decreto legge di riordino della geografia giudiziaria.
Si lavora soprattutto sul tribunale accorpante, che non dispone degli spazi necessari ad ospitare tutti gli uffici di tribunale e procura che a Nicosia occupano ben 5 mila metri quadrati. La legge prevede deroghe per questi casi. Il tribunale non potrà essere chiuso prima di 12 mesi dalla entrata in vigore del decreto definitivo, quindi fino al 14 settembre 2013 rimarrà aperto e funzionante. Il ministro della Giustizia può disporre l’utilizzo a servizio del tribunale accorpante, cioè Enna, per un periodo non superiore a cinque anni dalla data di efficacia. In sostanza per 5 anni se la struttura del tribunale di Enna non è idonea ad accorpare quello di Nicosia, tutto rimane nell’attuale palazzo. Il ministro dovrebbe basare tale decisione, sentiti il presidente del tribunale, il consiglio giudiziario, il consiglio dell’ordine degli avvocati e le amministrazioni locali interessate, purché sussistano ragioni specifiche organizzative o funzionali legate, soprattutto, ai tempi di adeguamento della struttura del tribunale di Enna per ricevere il personale e gli archivi di Nicosia. Infine la legge consente anche di riaprire un tribunale con la trafila dei pareri di Camera e Senato, entro 2 anni dalla data di entrata in vigore del decreto, ma solo se il tribunale non è trasferito.