Enna. 80° anniversario della morte di F.P. Neglia

Enna. Ricorre quest’anno l’80° anniversario della morte di Francesco Paolo Neglia, illustre figlio della nostra terra, musicista affermato ma sfortunato. Stimato compositore, violinista e direttore d’orchestra, fondò scuole e accademie musicali in Germania e nel settentrione d’Italia. Fu allievo di Zuelli nel Conservatorio di Palermo, dove conseguì i diplomi di violino e di composizione. In età giovanile si dedicò alla direzione di opere liriche in Italia. Vicende famigliari e ristrettezze economiche lo obbligarono ad emigrare nella terra di Wagner nei primi anni del Novecento dove si affermò nel campo musicale. Ad Amburgo diresse il locale Conservatorio e divenne direttore di musica sinfonica per grandi orchestre divenendo famoso. I suoi concerti furono apprezzati a Berlino, Kiel, Francoforte, Bad – Nauheim e naturalmente nella città amburghese, dove fondò un istituto musicale, il “Neglia Conservatorium”. Neglia, insomma, stava per diventare, e sarebbe diventato, uno di quegli “Italiani d’oltralpe” destinati “a sottendere un ponte ideale tra spiritualità italiana e civiltà tedesca”. Tornò in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale (1915) per servire la patria, rinunciando ad una posizione artistica invidiabile e ad una condizione economica assai brillante. A fine conflitto rientrò nella sua città natale, allora Castrogiovanni, dove a mala pena trovò un posto d’insegnante elementare che gli consentì di risolvere i momentanei bisogni economici. E da qui, dopo qualche anno, ignorato e incompreso, ritornò in Germania. Ma anche in quella terra lontana gli anni del dopo guerra furono da lui vissuti tra stenti e disgrazie, e lì si dedicò quasi unicamente all’insegnamento musicale. Numerose le sue composizioni sinfoniche, strumentali e corali, sacre e profane. Giulio Confalonieri, critico e musicologo milanese, scrisse che il Neglia “è stato il primo compositore italiano che ha aperto il discorso sulla coesistenza del melodramma di tipo mediterraneo con l’esperienza wagneriana”, cosa a lui magistralmente riuscita con l’opera lirica “Zelia” che è stata rappresentata postuma, in prima assoluta in Italia, al Bellini di Catania il 30 novembre 1950, diretta dal M° Umberto Berrettoni, conseguendo un meritato successo. Dopo circa venticinque anni, nel 1974, l’opera fu inserita – in omaggio al Maestro nel centenario della nascita – nel cartellone della stagione lirica al Teatro Castello di Lombardia. Al suo rientro definitivo in Italia, il Neglia si stabilì a Legnano, dove rimarrà fino alla prematura morte, all’età di 58 anni. L’ultima commemorazione di cui si ha notizia risale al 1972, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa, quando l’Agimus della cittadina lombarda organizzò un concerto in sua memoria nel corso del quale fu eseguita la “Serenata sul canal grande”, tratta dalla suite sinfonica “Quadri di vita veneziana”. Vent’anni prima, nel 1952, fu ricordato al Teatro Nuovo di Milano con un concerto a lui dedicato. Sempre a Milano, al Circolo della Stampa e al Lyceum Musicale, rispettivamente nel 1957 e nel 1960, appassionati estimatori della musica del Neglia ebbero il privilegio di ascoltare parte della sua notevole produzione concertistica. Radio Monteceneri della Svizzera italiana, nel 1957 inserì nel suo palinsesto le musiche del Maestro ennese. Nel 1966 a Legnano fu organizzato un concerto eseguito dall’Orchestra del Teatro La Scala di Milano, diretta dal M° Piero Bellugi, preceduto da una dotta conferenza tenuta dal critico musicale Giulio Confaloniere, il quale intrattenne il folto e competente pubblico presente in sala sull’evento concertistico in programma, dedicato all’esecuzione di pagine scelte tratte dalla cospicua produzione negliana. A quel concerto parteciparono, invitate, autorità del Comune di Enna, con in testa il Sindaco. Solo nel 1962, Enna, finalmente, dopo un lungo e inspiegabile silenzio, istituisce, in occasione del trentesimo anniversario della morte di uno dei suoi figli più noti in Italia e all’estero, un Concorso per pianisti e cantanti lirici denominato “Premio Internazionale Francesco Paolo Neglia”. L’iniziativa fu di Vito Cardaci, assessore alla cultura e pubblica istruzione, mentre era sindaco Giovanni Rosso. Alla cerimonia di commemorazione e al concerto finale dei vincitori fu invitato il sindaco di Legnano, città adottiva del Neglia. “L’ottantesimo anniversario di Francesco Paolo Neglia – dice il prof. Giuseppe La Porta di Busto Arsizio, appassionato di musica lirica e classica, grande estimatore della musica del Nostro – non può, anzi non deve passare sotto silenzio, specie nella sua città natale, ora sede di un liceo musicale”. Enna, al suo illustre figlio ha dedicato una piazza e l’intestazione del IV circolo didattico. Da circa due anni è stata allestita nella sala attigua del foyer del Teatro Garibaldi una mostra permanente, dove sono esposti i cimeli del Maestro, donati al Comune dagli eredi negli anni ’80. Ma sarebbe auspicabile, suggerisce il La Porta, “riproporre il ‘Premio F.P. Neglia’, purtroppo caduto nell’oblio da molti anni, che potrebbe rappresentare – come lo fu in passato – una risorsa per la città, per la sua crescita culturale, economica e sociale”.

Salvatore Presti