Nicosia. Aliquote Imu: Consiglio comunale dimentica di votare emendamento, annullato

Nicosia. Pasticcio in Consiglio durante la seduta nel corso della quale sono state approvate le aliquote dell’Imu. È emerso che al culmine del dibattito-scontro su quelle da applicare, i consiglieri hanno dimenticato di votare l’emendamento che riguarda l’abbattimento del 50% in favore degli imprenditori edili sugli immobili invenduti. La possibilità per il Comune di non incassare la quota in suo favore è stata prevista nel Regolamento, ma in sede di voto, il punto non è stato trattato.
Adesso bisognerà riproporlo prima dell’approvazione del bilancio di previsione, altrimenti imprenditori che hanno decine di appartamenti realizzati da 3 anni a questa parte e rimasti invenduti per la crisi economica, si ritroveranno a dovere fronteggiare un’autentica stangata, aggravata dalle difficoltà che vive chi ha fatto grossi investimenti ma non ha poi realizzato alcun utile, anzi non ha recuperato né il capitale proprio né quello ottenuto dalle banche che adesso battono cassa. Era stato prevista l’imposta allo 0,38% che è la parte che va allo Stato e l’abbattimento totale per la quota al Comune. Adesso l’emendamento dovrà essere riproposto. Intanto Malfitano replica alle durissime polemiche ed accuse di avere aumentato l’Imu.
«È falso che la mia amministrazione ha aumentato il prelievo fiscale sugli immobili – dice Malfitano – perché è stato il consiglio comunale ad approvare la nostra proposta. Voglio ricordare che ad avere la maggioranza in aula è l’opposizione che avrebbe potuto bocciare le aliquote da noi proposte e votare un proprio emendamento, oppure poteva far mancare il numero legale. Io da sindaco ed i miei assessori abbiamo applicato l’aliquota minima che scongiura il dissesto finanziario del Comune ritenendo di dovere tutelare l’Ente ed i servizi ai cittadini. L’opposizione ha i numeri per votare ciò che ritiene opportuno e compattamente avrebbe potuto votare contro come hanno fatto due consiglieri. Invece ha mantenuto il numero legale e con l’astensione ha permesso l’approvazione delle aliquote che abbiamo proposto, non certo imposto. Potevano votare ciò che ritenevano più giusto e assumersi la responsabilità di eventuali conseguenze per le casse comunali».
Gli attacchi all’amministrazione in questi giorni sono stati numerosi e sono arrivata anche, come ormai accade puntualmente, sulle pagine di Facebook, che ha sostituito i commenti nei bar ed in piazza. Il Consiglio nel corso della seduta successiva ha approvato anche la Tarsu, respingendo la proposta dell’amministrazione di aggiungere circa 100 mila euro al Piano economico e finanziario. Per il 2012 la Tarsu rimane invariata e quindi non ci saranno altri aumenti per i cittadini.