Villarosa. Sindaco trova soluzione per disagi idrici allevatori di contrada Spina

Villarosa. «L’approvvigionamento idrico per noi era diventato una disperazione continua, ora grazie al sindaco Franco Costanza e, principalmente, all’interessamento dell’assessore Maurizio Abbate, finalmente il problema è stato risolto dando così aiuto agli allevatori». Così Leonardo Mazzarisi a nome dei tanti allevatori e residenti rurali, per lo più concentrati in contrada Spina, che, da qualche anno, non hanno potuto usufruire più di grosse quantità d’acqua prelevata dal secolare abbeveratoio ubicato all’ingresso del paese. Infatti, da quando il servizio idrico dal Comune è passato ad Acquaenna, per via dell’alto costo, circa 18 mila euro l’anno, la fontana non ha potuto erogare l’acqua con la stessa portata di sempre.
«Acquaenna, su richiesta del Comune – spiega Abbate – ha approntato una tubazione e installato in contrada Spina un contatore generale che misura l’acqua erogata da cui si dipartono ulteriori sub contatori da assegnare agli allevatori che ne faranno richiesta. Gli stessi procederanno al pagamento dell’acqua prelevata e al relativo esborso in favore del Comune che, a sua volta, provvederà a corrisponderle alla ditta erogatrice. Il pagamento da parte dei richiedenti sarà effettuato entro il decimo giorno del mese successivo sulla base dei conteggi effettuati dal responsabile del procedimento. Il mancato pagamento comporterà l’interruzione dell’erogazione, fermo restando il recupero delle somme dovute e non pagate. I richiedenti inoltre dovranno versare al Comune anticipatamente pro-quota le spese sostenute dell’allaccio e comunque tutti gli oneri ad esso correlati».
«E’ un altro problema che abbiamo affrontato con successo – dice Costanza – per cui si è speso tanto anche il segretario comunale che hanno seguito il progetto e risolto un problema atavico. Il comune non si poteva più permettere di mantenere sempre aperto il rubinetto dell’abbeveratoio pagando cifre esose. Allora abbiamo ridotto di tantissimo l’erogazione consentendo però ai cittadini che vanno in campagna di riempire i bidoni d’acqua per le loro piccole esigenze».
Pietro Lisacchi