Ai Comuni di Nicosia, Gagliano Castelferrato e Centuripe “interdetta” la discarica di Motta Sant’Anastasia?

La discarica di Motta Sant’Anastasia dove l’Ato conferisce gli Rsu dell’Ennese è stata “interdetta” ai Comuni di Nicosia, Gagliano Castelferrato e Centuripe. Già mercoledì scorso il compattatore di Nicosia è rientrato in cantiere con i rifiuti che non ha avuto il permesso di scaricare. La motivazione è che si tratta di tre comuni che non versando le anticipazioni risultano morosi. I commissari liquidatori Interlicchia e Sutera lo hanno comunicato con una nota al Commissario regionale per l’Acqua e i rifiuti, chiedendo di fatto alla Regione di concedere una anticipazione per saldare le somme vantate dalla discarica del catanese e consentire che riprenda il conferimento dei rifiuti. Diversamente nei tre comuni si profilerà a breve l’emergenza.
Tra il Comune di Nicosia e l’Ato Ennaeuno è ormai braccio di ferro. Dallo scorso giugno il sindaco Sergio Malfitano ha bloccato le anticipazioni all’Ato, ad eccezione di quelle per gli stipendi degli operatori ecologici. Malfitano insiste nel chiedere i dettagli delle fatture, che però non gli sarebbero ancora stati forniti. In particolare, quello che Malfitano ha definito “buco nero” sono proprio i costi di trasporto e conferimento in discarica.
«Costi che ovviamente sono aumentati dopo la chiusura della discarica di Cozzovuturo a Enna – dice Malfitano, ma voglio capire nel dettagli a quanto ammonta tale aumento e ciò è possibile solo con i fogli di viaggio, contenti chilometraggio, percorso seguito e peso degli Rsu alla partenza di Nicosia. Purtroppo ad oggi, questi giustificativi continuano a non essere forniti e quindi non procediamo alle anticipazioni».
L’amministrazione comunale sta anche verificando se le tariffe applicate sono quelle corrette, dal momento che c’è una diversificazione per i giorni festivi e prefestivi, per i quali la tariffa è più alta, ed i giorni feriali. Anomalo è stata poi considerata la circostanza che il peso mensile degli Rsu conferiti in discarica non subisca mai flessioni, cosa che invece dovrebbe avvenire nei mesi estivi e soprattutto ad agosto. Intanto si apre un altro possibili fronte di scontro tra amministrazione e Ato.
Lo scorso 3 ottobre la giunta ha deliberato l’anticipazione degli stipendi per i netturbini, ma ad oggi gli addetti al servizio di igiene ambientale della città non hanno ricevuto nulla. Si tratta di mandati di pagamento con una precisa indicazione della destinazione, che la giunta Malfitano versa a fronte delle buste paga e dei fogli di lavoro del cantiere. Al momento Malfitano non commenta il ritardo da parte dell’Ato a versare le somme ai lavoratori, ma lascia intendere che già da lunedì chiederà chiarimenti.
«Sarebbe illegittimo un eventuale storno di una somma con destinazione vincolata – dice il sindaco – su altre voci a copertura di costi diversi per i quali la giunta ha proceduto alla delibera».
I netturbini attendono due mensilità di stipendio e se non interverrà il commissario regionale, la spazzatura ricomincerà ad accumularsi, sempre che nel frattempo l’Ato non fornisca le “pezze di appoggio” che dimostrano la congruità delle somme rivendicate dal gestore della discarica di Motta Sant’Anastasia. Intanto circola voce che il Comune di Gagliano avrebbe deliberato il pagamento degli arretrati, ma non ci sono conferme. In ogni caso per Nicosia, Centuripe e forse Gagliano si profila l’emergenza rifiuti.