Gagliano. Cinquantesimo anniversario della scomparsa di Enrico Mattei

Gagliano. Si sono concluse le cerimonie di commemorazione per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Enrico Mattei. Gagliano gli ha riservato un tributo speciale, come unica tappa per il sud Italia scelta dalla commissione per le celebrazioni. Ieri si è rivissuta l’emozione di cinquant’anni fa, quando Mattei si affacciò da un balcone di piazza Monumento ai caduti per gridare al popolo gaglianese parole di speranza. Il ricordo è stato vissuto con enorme emozione, soprattutto perché nessuno in quel 27 ottobre 1962 avrebbe immaginato che quello sarebbe stato il suo ultimo discorso. La parrocchia Santa Maria delle Grazie ieri era gremita all’inverosimile per assistere alla celebrazione del vescovo. Un lungo corteo ha attraversato la via Roma con banda, striscioni, stendardi delle confraternite, foto di Mattei e una corona d’alloro. In piazza Monumento sono state rilette le parole che Mattei gridò in quello stesso luogo mezzo secolo fa. In tanti hanno pianto, nonostante sia passato ormai parecchio tempo da allora. Al Piano Puleo la folla si è raccolta attorno al busto in bronzo di Mattei, ai cui piedi è stata deposta la corona d’alloro. Per omaggiarne la memoria sono intervenuti: il presidente dei pionieri Eni di Gagliano, Vito Bottitta, che ha introdotto con un discorso commemorativo; l’onorevole Lillo Speziale, il quale ha lasciato un chiaro messaggio: “La mafia – ha detto – ha sempre lavorato contro i siciliani, impedendo alla nostra terra di svilupparsi. Solo il lavoro può creare sviluppo”; il prefetto vicario, Caccamo, rivoltosi alle scolaresche: “Mattei – ha detto – quale esempio di trasparenza, deve essere punto di riferimento e punto di partenza per il futuro e la professione dei ragazzi”; l’assessore provinciale, Salvatore Zinna, ha ripercorso le tappe più importanti della vita di Mattei; l’avvocato Francesco Abramo ha raccontato qualche episodio della tragedia che coinvolse il presidente dell’Eni e di quel famoso giorno in cui lo vide a Gagliano; infine il sindaco Salvatore Prinzi: “Mattei ha lasciato a Gagliano un’eredità da raccogliere per lo sviluppo. Se oggi Gagliano vanta un’imprenditoria fertile rispetto ad altri paesi, lo deve a lui”.
Valentina La Ferrera