Piazza Armerina. La scorsa domenica mattina si sono rivisti per la prima volta dopo 54 anni a Piazza Armerina gli studenti della Va ragionieri sezione B dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Carlo Gemellaro” di Catania. Grande e visibile l’emozione dell’incontro per gli ex alunni, oggi 72enni, che hanno conseguito il diploma nel lontano 1958. Il raduno storico ha avuto inizio presso l’abitazione del dott. Angelo Grasso, che vive a Piazza Armerina ed ha organizzato l’incontro insieme al compagno Salvatore Ambrosiano. “Qualche tempo fa –ci racconta Angelo Grasso- Salvatore Ambrosiano ed io, grazie ad un mio parente di Aidone, siamo riusciti a metterci di nuovo in contatto dopo tanti anni, poi pian piano attraverso delle ricerche abbiamo ricontattato gli altri compagni, il compito era particolarmente arduo perché da Catania dopo gli studi ci siamo trasferiti nei posti più disparati, su tutto il territorio regionale, qualcuno anche all’estero”.
Per rivivere il bel momento, dunque, fatto di tanti ricordi, è stato necessario compiere una ricerca approfondita anche tramite internet con il supporto dei social network: “Abbiamo rintracciato tutti i compagni, -dice Angelo Grasso- anche se purtroppo qualcuno non c’è più. E’ stata davvero una grande emozione rivederci, abbiamo ricordato il vicepreside Giuseppe Pignataro, ed ancora i professori Barone, Bonfiglio Nicolosi e Raciti”
La classe era composta da 26 alunni: Salvatore Ambrosiano; Franco Baffumi; Vincenzo Cannavò; Lillo Curcio; Vittorio De Carlo; Rita Esposito; Nino Fazio; Giuseppe Fiorito; Giuseppe Giarlotta; Pietro Giuffrida; Salvatore Grande; Angelo Grasso; Alfio Introvaia; Calogero Lauria; Cettina Panebianco; Antonino Ruggeri; Toni Sapienza; Lillo Trapani; Riccardo Marchetti; Camillo Varoli.
Dopo l’accoglienza a Casa Grasso il gruppo si è recato al Parco archeologico della Villa romana del Casale, guidato nella visita dalla prof. Franca Miroddi. Nel pomeriggio il gruppo si è recato nella vicina Aidone visitando il Museo archeologico dove si trova esposta la Dea di Morgantina, il Tesoro di Eupolemo e gli Acroliti.
Marta Furnari