Associazione Gramsci Troina: conferenza sulle cause ambientali dei tumori

Troina. Nell’aura magna dell’Iiss Ettore Majorana c’erano 105 persone ad ascoltare il dott. Roberto Bordonaro, direttore della Struttura complessa di Oncologia medica dell’Arnas – Garibaldi di Catania, che ha tenuto la conferenza sulle cause ambientali dei tumori, organizzata dall’Associazione culturale Antonio Gramsci. E’ stata una conferenza molto partecipata anche dal punto di vista del numero di intervenuti nella discussione che si è sviluppata dopo la relazione del dott. Bordonaro: Giovanni Suraniti, Sebastiano Pruiti, Ugo Amata, Pippo Bottitta, Giacomo Plumari, Pippo Cantale e Marina Ruccella. Coniugando rigore scientifico e chiarezza espositiva, il dott. Bordanaro ha affermato che l’incidenza dei tumori dagli anni ’50 del Novecento è cresciuta in tutto il mondo ed in misura più consistente nei paesi in via di sviluppo. Il modello di sviluppo che si è affermato negli ultmi 50 anni, con un aumento delle attività industriali e delle profonde trasformazioni delle attività agricole, richiede un‘enorme quantità di energia e di materie prime e produce ingenti quantità di scarti e rifiuti. “Tutto questo comporta, soprattutto da parte dell’industria chimica, un’elevatissima quantità di molecole xenobiotiche (estranee all’organismo umano ndr)”, ha affermato il dott. Bordonaro. Anche se è difficile stabilire nessi di causalità tra inquinanti e tumori, che hanno una genesi multifattoriale e dei tempi lunghi di latenza, la correlazione tra cancro ed inquinamento atmosferico è provata.

A tal proposito il dott. Bordonaro cita i risultati di uno studio condotto in 196 comuni della Campania nei cui territori sono stati sversati illegalmente rifiuti tossici. Nella popolazione di questi comuni campani c’è stato un aumento della mortalità per cancro. Pericolosi sono i composti rilasciati dagli inceneritori: diossine, materia particolata, metalli pesanti, gas acidi e polveri fini ed ultrafini. “Dal 1987 al 2003 sono stati condotti studi sulla correlazione tra tumori ed inceneritori. C’è un’associazione statisticamente significativa in 2/3 dei risultati attinenti la correlazione tra esposizione ai prodotti degli inceneritori ed aumento di incidenza, prevalenza e mortalità per tutti i tipi di cancro”, ha detto il dott. Bordonaro. A proposito degli impianti di cogenerazione di energia elettrica e termica da biomassa, il dott. Bordonaro ha dichiarato che le tecniche di estrazione di enegia dalla legna da ardere, residui agricoli, scarti della lavorazione del legno sono le stesse dello smaltimento dei rifiuti urbani. Questo significa che, in base alle norme esistenti ed alla tecnologia disponibile, le centrali a biomasse possono legalemente trasformarsi in inceneritori di rifiuti urbani.

Silvano Privitera