Nicosia, Amministrazione forse impugnerà decisione Tar su Cda Silvopastorale

Nicosia. Il Comune valuta l’ipotesi di ricorrere al Cga per impugnare la decisione con la quale i giudici amministrativi di Catania hanno sospeso la determina con la quale il sindaco ha revocato la Commissione amministratrice dell’azienda Silvopastorale. Di fatto il Tar ha reimmesso nelle finzioni la Commissione amministratrice della Silvopastorale.
Ora l’Amministrazione comunale di Nicosia sta valutando l’eventuale impugnazione al Cga che tuttavia su un provvedimento cautelare quale una sospensiva, potrebbe non essere opportuno. Per l’altro verso però, il Tar ha fissato l’udienza di merito a febbraio del 2014, quando ormai l’incarico della Commissione con funzioni di Cda sarà comunque prossimo alla scadenza naturale.
Il sindaco Sergio Malfitano ha spiegato che spetterà al legale incaricato dal Comune valutare le prossime azioni e che qualunque esternazione in merito risulterebbe inopportuna. «Quello che ritengo comunque rilevante – ha dichiarato il sindaco – sono i tre aspetti che scaturiscono dalla decisione del Tar».
Malfitano dice che il primo aspetto, che è poi strettamente connesso alle vicende che lo scorso giugno lo hanno determinato a revocare il Cda della Silvopastorale è che la ditta che occupa parte dei locali viene definita dai giudici amministrativi li occupa abusivamente. «Al di là di qualunque altra considerazione che adesso esporrò – precisa Malfitano – anche per il Tar la ditta si trova nella ex caserma abusivamente, perché immessa nel possesso con una procedura irregolare. La vicenda nuove le mosse dalla necessità di ottenere lo sgombero dei locali per non perdere 500 mila euro di finanziamento. stabilire, se pure in un inciso che la ditta si trova in quella sede abusivamente è un punto importante».
L’altro aspetto sul quale si sofferma malfitano è l’individuazione della responsabilità nella consegna dell’immobile senza una regolare procedura. «Infine ritengo un punto di partenza la circostanza che il Tar ha comunque fatto luce sui rapporti tra il Comune che è l’ente proprietario dei beni immobile del demanio e la Silvopastorale che ne è il gestore. Sappiamo – dice Malfitano – che l’Assp non può compiere atti su beni che non siano stati formalmente affidati in gestione, come nel caso della ex caserma».
Ad impugnare il provvedimento di revoca degli incarichi erano stati il presidente del Cda Mario Consentino ed i consiglieri Santo Romano e Giovanni Lo Bianco, difesi dagli avvocati Maurizio Dipietro e Mario Consentino. Il Comune si è costituito contro la richiesta di sospensiva con l’avvocato Agatino Cariola al quale adesso il sindaco ha demandato le valutazioni su un eventuale ricorso al Cga.