Rifiuti e Cda Silvopastorale. Basta con notizie distorte: comizio del sindaco di Nicosia

Nicosia. Questo pomeriggio il sindaco Malfitano e la sua Giunta terranno un incontro pubblico con la città, per tracciare un bilancio dei primo sei mesi di amministrazione, ma anche per chiarire quelle che Malfitano definisce “notizie distorte”. Un comizio pubblico nel corso del quale il sindaco sembra intenzionato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, e dare ai cittadini la sua versione su fatti come la vertenza che ha portato alla revoca del Cda della Silvopastorale, che adesso è stato di fatto reintegrato con una sentenza del Tar che ha sospeso la determina di revoca. Ci sono poi da chiarire gli aspetti della complessa vicenda “Ato rifiuti”, che sta portando avanti un braccio di ferro con l’amministrazione che ha chiesto i dettagli delle spese che è chiamata a pagare con i soldi pubblici. “Voglio spiegare ai cittadini la situazione che abbiamo trovato – dice Malfitano – perché è giusto che siano informati sui debiti fuori bilancio, sui contenziosi, sui costi di parcelle e incarichi e sulle difficoltà che la mia amministrazione ha trovato dovendo operare con minori fondi da Stato e Regione e con una situazione complessa e delicata”. Malfitano aggiunge che l’incontro pubblico vuole essere soprattutto occasione per illustrare quanto è stato fatto in questi mesi: “Siamo riusciti a chiudere il bilancio di previsione rispettando i parametri del patto di stabilità. Questo ci permette di mantenere in servizio di precari comunali, che altrimenti dal 1° gennaio rischiavano di perdere il posto di lavoro”.
Il sindaco ricorda poi che finalmente dopo decenni è stata messa mano alla pianta organica del Comune con la riorganizzazione del personale ed egli uffici. “Questo ci ha permesso di tagliare spese per qualcosa come 300 mila euro – dice Malfitano – in un momento in cui per un comune risparmiare somme di questa consistenza è fondamentale. Ma la cosa che tengo a far emergere è che questa riorganizzazione non solo fa risparmiare l’Ente, ma valorizza le professionalità dei dipendenti e ottimizza il funzionamento degli uffici, tutto a vantaggio dei cittadini. Voglio anche spiegare ai cittadini che la mia presa di posizione nei confronti dell’Ato è una difesa dei loro soldi. Il Comune effettua anticipazioni con fondi pubblici e poi incassa le bollette, ma se i costi non sono chiari e trasparenti, c’è il rischio che siano proprio i cittadini a pagare più di quanto realmente costi il servizio di igiene ambientale. Quello che voglio realizzare è un Ente trasparente, che non sperpera denaro e porta avanti azioni nell’interesse della città”.