Piazza Armerina. “Donna è vita” il flash mob di “Donneinsieme”

Piazza Armerina. “Donna è Vita” questo il nome del flash mob voluto dalle volontarie dell’associazione e centro antiviolenza “Donneinsieme-Sandra Crescimanno” che accoglie e tutela le donne vittime della violenza di genere. L’evento si è tenuto domenica mattina, 25 novembre, nell’ambito delle manifestazioni che l’associazione piazzese ha organizzato per la Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne. A mezzogiorno in punto dinanzi alla villa comunale “Garibaldi” alla presenza di numerosi cittadini che a quell’ora di solito compiono la passeggiata domenicale, le volontarie di Donneinsieme e tutte coloro che hanno desiderato partecipare hanno animato “Donne è Vita”. Un momento forte e di grande impatto visivo, con un rimescolio di emozioni, quello in cui 50 donne vestite di nero, con una maschera bianca a coprirne il volto, sono scese dalla scalinata principale del giardino comunale, a ricordo e testimonianza delle donne uccise da uomini violenti. Per ultima a scendere la scalinata una donna anch’essa con il volto coperto da una maschera ma vestita di bianco a simboleggiare la vita, il corraggio, per invitare le donne abusate e maltrattate a non arrendersi ai loro carnefici, a ricordare che nonostante il numero delle vittime sia purtroppo in continuo aumento la lotta delle donne, delle volontarie, con spirito di sorellanza prosegue per denunciare e fermare il femminicidio. La presidente Maria Grasso ha sollevato la maschera e attraverso un megafono ha lanciato il messaggio di speranza dell’associazione: “Oggi 25 novembre Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne questo evento voluto da Donneinsieme vuole essere un momento di riflessione collettiva in un mondo globalizzato che non parla abbastanza delle donne uccise dagli uomini e di quelle che subiscono violenza, tutti i giorni, in silenzio, tra le pareti domestiche. E’ una emergenza sociale, il maltrattamto e l’abuso su donne e bambini purtroppo fa parte della cronaca di tutti i giorni. Oggi noi siamo qui per gridare con forza “no” e abbiamo deciso di farlo non rimanendo chiusi a parlare del problema in una sala con un convegno o un seminario ma uscendo fuori dalle nostre case, parlandone in pieno centro nel cuore pulsante della nostra città, lanciando un messaggio di speranza”. La presidente ha poi letto i nomi di 150 donne vittime della violenza di genere l’elenco è stato completato con la lettura del nome di Sandra Crescimanno, la giovane studentessa universitaria piazzese a cui è stata intitolata l’associazione e che fu uccisa a coltellate da un suo amico il 25 gennaio del 1983 a Venezia.
Ieri pomeriggio a Enna l’associazione “Donneinsieme-Sandra Crescimanno” ha preso parte alla fiaccolata organizzata in memoria di Vanessa Scialfa e di tutte le vittime di femminicidio che ha avuto inizio dal cimitero di Enna e si è conclusa con la celebrazione di una santa messa e con un concerto presso la chiesa di San Giuseppe.

Marta Furnari