Piazza Armerina. Forestali lamentano disparità trattamento rispetto ai colleghi dell’antincendio

Piazza Armerina. La categoria degli operai forestali, che a Piazza conta oltre 300 unità, rimane in fermento per le preoccupazioni occupazionali che a livello regionale stanno interessando l’intero comparto.
Lo scorso martedì 27 anche le rappresentanze piazzesi si sono recate a Palermo per un confronto diretto a Palazzo d’Orleans con il nuovo governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, circa le problematiche relative alla mancata copertura delle giornate lavorative che farebbe saltare l’accordo sindacale siglato tra governo e sindacati nel 2009. Ricordiamo che da qualche settimana gli operai forestali antincendio, che dipendono dall’assessorato al territorio, sono impiegati nel lavoro di pulitura e diserbatura di svariate aree di verde pubblico anche a Piazza e dintorni. Questa categoria, numericamente inferiore rispetto ai colleghi che dipendono dall’assessorato agricoltura e foresta, ha già così avuto la possibilità di recuperare 21 giorni di lavoro rispetto alle giornate lavorative mancanti per la totale copertura contrattuale. I settanttottisti, e i centocinquantunisti, invece, hanno ancora recuperato appena 5 giorni, non va meglio ai centounisti che ne hanno recuperato 10. I lavoratori forestali nel rilasciare le loro dichiarazioni ci tengono a fare alcune precisazioni attraverso uno di essi, Gregorio Parlascino, che dice:” Sottolineiamo che non si tratta di una guerra tra poveri, rispettiamo i nostri colleghi, ma la categoria è unica pertanto non possono esistere disparità di trattamento, la prosecuzione del rapporto di lavoro degli operai dell’azienda deve avvenire alla pari di quella dei lavoratori dell’antincendio”. Ecco la richiesta dei forestali:”Chiediamo -dice il lavoratore forestale Massimo Marino- che l’accordo dei forestali del 2009 sia tramutato in legge per affermare il diritto al lavoro ponendo fine alle continue mortificazioni subite, occorre ridare dignità al nostro lavoro spesso non adeguatamente riconosciuto”. Anche gli antincendio d’altro canto non se la passano meglio da ultimo hanno chiesto che tutto il comparto antincendio passi a tempo indeterminato o in alternativa ad un minimo di 156 giorni per eseguire lavori in economia. La categoria degli antincendio tra le altre richieste ha avanzato la proposta di potersi occupare anche della pulitura del verde pubblico, della manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le strutture fisse e mobili regionali, della pulitura delle strade interpoderali e della sistemazione delle stesse per un rapido accesso agli utenti mediante delle convenzioni con i comuni e le provincie.
Per i lavoratori dipendenti dall’azienda forestale infine Parlascino aggiunge: “Vogliamo che sia superato l’approccio assistenziale con cui viene affrontato il problema dei forestali. Occorre una certezza nei finanziamenti e nella programmazione dei lavori”.

Marta Furnari