Impegno del comune di Villarosa nel progetto “Euromine: European Meaning Network”

Il progetto “Euromine: European Meaning Network” ha visto impegnato il comune di Villarosa nell’ambizioso programma di valorizzazione delle vecchie miniere come risorsa e sviluppo economico locale, al fianco di Morlanwelz (Belgio), Almaden (Spagna), Idrija (Slovenia), Abbadia San Salvatore (Toscana), Silius e Gonnosfanadiga (Sardegna). Il seminario europeo, dopo quello di Cagliari, è andato in scena a Morlanwelz per continuare il percorso incentrato sullo sviluppo di un progetto nato per mettere in rete i distretti minerari più rilevanti d’europa e incoraggiare la cooperazione tra paesi europei accomunati dalla storia comune delle miniere. All’evento hanno partecipato il vice sindaco Katia Rapè, il direttore del Distretto minerario di Caltanissetta, Michele Brescia, la presidente della Proloco Valentina Strazzante e il presidente del “Treno museo” Primo David, i quali hanno potuto stringere relazioni con le altre municipalità minerarie europee. “Abbiamo in comune –ha spiegato il vice sindaco Rapè- una storia come quelle delle miniere dove anche se si estraevano minerali diversi la vita del minatore era la stessa. Quindi uguali sofferenze, uguali condizioni di lavoro, identica trasformazione antropologica e dei luoghi”. “E’ un progetto ambizioso –ha sottolineato Rapè- e l’obiettivo è quello di rivalutare, attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche, questo importante patrimonio storico, culturale e ambientale sfruttando i vantaggi di una rete transeuropea. Questi due primi incontri sono serviti per conoscerci e scambiarici esperienze, ma gli altri due, che si terranno in Spagna e in Toscana, serviranno per dare vita ad una piattaforma on line in cui ogni paese sarà presente con la loro storia mineraria, la cultura, con i siti da visitare. In sostanza, il potenziale turista europeo che si collegherà a questo sito, che avrà un nome e un logo comune, avrà una visione di quello che c’è nei paesi aderenti al progetto e quindi potrà scegliere dove andare. A dire il vero –aggiunge Rapè- noi partiamo in ritardo rispetto agli altri partiner; molti hanno delle miniere in disuso già ristrutturate e quindi si stanno occupando solo dall’aspetto marketing. Per cui, a partire da oggi ci occuperemo delle miniere del nostro circondario e delle loro condizioni. Ci collaborerà l’ing. Brescia per preparare dei progetti di recupero di queste miniere e quindi partecipare ai prossimi bandi europei. Nello stesso tempo lavoreremo su altri aspetti, come la recettività; quelli culturali, la memoria delle miniere e non solo fortunatamente sono conservati nel “Treno museo”, nel “Paese museo” di Villapriolo, a villa “Lucrezia” e nella biblioteca comunale. Inizieremo da subito un censimento delle case disabitate e cercheremo di convincere i proprietari di metterle a disposizione. Coinvolgeremo anche i ristoratori affinchè recuperino le ricette antiche”.

Pietro Lisacchi