Ad Agira sfrattata la scuola di musica

Agira. La banda fuori dai locali dell’Istituto Scriffignano dopo vent’anni. A decretarlo è stato il commissario dell’Opera Pia, Oliva, chiamato dalla Regione a far rispettare la volontà testamentaria (e a riportare dunque il clero in maggioranza nei confronti dei rappresentanti “politici” nel consiglio direttivo), ma anche a mettere in atto alcune direttive regionali tra cui quella di non concedere più in comodato d’uso i locali dell’Ipab. Sabato sera, pochi minuti prima di un concerto di pianoforte organizzato in collaborazione da Comune e Opera Pia proprio all’istituto Scriffignano, i componenti dell’associazione filarmonica “Città di Agira”, presieduta dal maestro Filippo Pistone Nascone, hanno allora deciso di protestare proprio davanti ai locali che fino al 30 novembre hanno ospitato la banda “Vessella” e il coro polifonico “Goitre”, entrambi appartenenti all’associazione.
Diversi gli striscioni, e parecchie parole pesanti alla presenza del commissario, Oliva, che ha così spiegato la situazione ai presenti: “Il mio predecessore (il commissario Richiusa, che ha già finito il suo anno di mandato, ndr) ha avanzato al maestro due proposte, una era quella dell’affitto dei locali, l’altra prevedeva invece di modificare lo statuto dell’associazione e divenire parte dell’istituto Scriffignano, così da continuare a usufruire gratuitamente dei locali dell’Ipab, ma evidentemente nessuna delle due nostre proposte è piaciuta. Siamo comunque ancora pronti a mediare e a trovare una soluzione”.
Chiaro anche il maestro, Pistone Nascone: “L’affitto, 500 euro al mese, era veramente esagerato considerato che si tratta di un’Opera Pia chiamata a concedere locali a un’associazione. Sulla modifica dello statuto, eravamo e siamo pronti a farlo ma abbiamo chiesto di modificare gli articoli 13 e 17 (secondo cui all’Opera Pia spetterebbe il presidente onorario mentre l’associazione sarebbe chiamata a presentare all’Ente il bilancio): il codice civile non prevede la figura di un presidente onorario, di un terzo soggetto che debba svolgere funzioni di controllo nei confronti di un’associazione e non capiamo cosa ci sia da controllare in un’associazione che non ha scopi di lucro e che persegue gli obiettivi statutari dell’Opera Pia. Non penso sia giusto buttar fuori la scuola di musica, che ha dato fin qui respiro e lustro all’Opera Pia Scriffignano”. Intanto a ospitare la banda, da qualche giorno, sono i locali della chiesa di Sant’Agostino, concessi temporaneamente da padre Scardilli.
Emanuele Parisi