Enna. Progetto di ripristino dei boschi del monte Altesina distrutti dagli incendi

Enna. La Regione ha dato il via libera al progetto per ripristinare un bosco di trecento ettari, distrutto della riserva naturale di Monte Altesina lo scorso 26 agosto, ovviamente doloso. Il progetto sarà finanziato con le risorse destinate al dissesto idrogeologico. Il decreto del neo assessore regionale per le risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione. L’incendio provocò un vero e proprio disastro naturale visto che andò distrutto un intero bosco. All’interno abitazioni e masserie della zona furono gravemente danneggiate, da un fronte di fiamme che fu domato solo dopo ore e ore di interventi delle squadra antincendio della Forestale e da diverse squadre dei Vigili del fuoco, oltre a centinaia di lanci da elicotteri e canadair. Le fiamme, che raggiunsero un fronte di oltre 2 chilometri, si svilupparono in più punti della riserva, segnale della dolosità , all’interno del bosco. Il vento quel giorno era fortissimo, consentendo l’estensione delle fiamme in maniera veloce e consistente. Il bosco costituito da pini di aleppo, di pini domestici, querce, roverelle e macchia mediterranea, con un sottobosco di erbe rare scomparirono. All’interno della riserva, sul monte dell’Altesina, a quota 1.100 metri, si trova un’area archeologica con un tempio che era dedicato a Proserpina e Kore. Incalcolabili i danni a tutto l’ambiente, alla flora e alla fauna, costituita da numerosi rapaci, volpi, lepri, istrici, ed è,tra l’altro una delle pochissime aree della Sicilia dove ancora vive il gatto selvatico. Numerose le aziende agricole e gli allevamenti e molti uliveti secolari presenti all’interno della riserva. Le indagini su questo incendio doloso hanno dato esito negativo, nonostante i tanti interrogatori fatti al personale del luogo, nessuna ha visto o sentito niente. Chi lo ha fatto conosceva molto bene la zona, in grado di muoversi con una certa celerità.

Con i suoi 1.192 metri di altezza sul livello del mare il monte Altesina rappresenta la vetta più alta dei Monti Erei. Per la sua forma a punta e la sua posizione centrale, il Mons Aereus fu prescelto dagli Arabi per una suddivisione geografica dell’isola appena conquistata, essendo punto trigonometrico principale della Sicilia da cui si dipartono i “tre Valli” (Val Demone, Val di Noto e Val di Mazara) che costituivano le tre regioni geografiche ed amministrative che dividevano la Sicilia in età emirale. Il valore strategico nella storia è testimoniato, sulla sommità, dalle rovine di insediamenti risalenti al I millennio a.C. La Riserva istituita nel 1997 per salvaguardare le interessanti formazioni boschive di roverella, lecci (un sempreverde che può raggiungere i 25 metri di altezza), pino ed eucalipto con dominanza di Quercus ile, è stata oggetto di diversi interventi atti a migliorane la fruizione, come la realizzazione e la tabellazione di 6 sentieri-natura utilizzabili per l’escursionismo, e il ripristino di un’area attrezzata.

Con i fondi di Agenda 2000, è stato realizzato, tra l’altro, anche il recupero strutturale dell’antica Masseria Altesinella, risalente all’800 destinato a Museo etno-antropologico, con una sala conferenze, una sala esposizione ed un centro visite.