Chiusura ufficio postale di Villapriolo: provvedimento “scellerato”

Non si ferma l’azione del sindaco Franco Costanza per contrastare l’azione di Poste Italiane di voler chiudere l’ufficio postale della frazione di Villapriolo. Al provvedimento che disponeva la chiusura dell’ufficio a partire dallo scorso 10 dicembre, l’amministrazione delle poste ha dato una proroga sino a giorno 24; nel frattempo si aspetta una risposta da parte del prefetto per un incontro in prefettura con i vertici dell’azienda e gli amministratori comunali e di circoscrizione. Per questa mattina invece è prevista a ‘Palazzo di città’ una riunione presieduta da Costanza con i segretari sindacali provinciali di categoria per discutere del provvedimento, dalla comunità villapriolese definito “scellerato perchè priva la località, che conta oltre 700 abitanti, di un servizio indispensabile, la cui assenza creerà non pochi problemi agli stessi cittadini ma anche agli imprenditori” le cui aziende artigianali insistono proprio in quella zona. Tra l’altro, c’è da dire che il comune di Villarosa ha individuato proprio nella frazione il posto adatto per l’insediamento dell sua area artigianale per cui si auspica che anche da questo punto di vista si apra un tavolo di concertazione tra l’azienda e le istituzioni affinchè si abbia il mantenimento della struttura, che fra qualche anno potrebbe essere destinata ad un ampliamento e ad un potenziamento dei servizi resi. Intanto, l’amministrazione Costanza ha dato incarico al legale di fiducia del comune di studiare, se vi sono gli estremi, un ricorso al Tar contro il provvedimento di chiusura. “Non escludiamo –dichiara Costanza- di procedere anche per vie legali per fare in modo che si possa dare continuità ai servizi presso l’ufficio postale di Villapriolo”. I villapriolesi, da parte loro, contestano anche la tesi di Poste Italiane che giustifica la scelta di chiusura dell’ufficio, ossia la distanza tra l’ufficio di Villapriolo e quello del capoluogo che è di 7 km., inferiore al limite dei 10 km. imposti da AgCom. “7 o 10 km –sostengono- quale è la differenza; raggiungere l’ufficio del capoluogo sarebbe motivo di disagio per i cittadini, specialmente quelli anziani, che sicuramente vivrebbero le maggiori difficoltà. Senza trascurare poi il fatto che Villapriolo non è ben servito da mezzi pubblici. La chiusura dell’ufficio postale in ogni caso rappresenterebbe sicuramente un danno. Una perdita che Villapriolo non può permettersi e che certamente non intendiamo permettere: per questo, confidiamo nell’autorevolezza del prefetto per formare un tavolo di concertazione e nell’impegno del sindaco a non tralasciare nulla di intentato”.

Pietro Lisacchi