L’economia di Troina è in ginocchio. Basta parole, è arrivato il momento dei fatti

Troina. “Vista la situazione economica che attraversa il comparto economico troinese, la Confesercenti di Troina, più di due mesi fa ha protocollato una richiesta d’incontro con l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria, incontro che la giunta Costantino ha ritenuto opportuno non convocare”. Sono dure e piene di amarezza le parole di Giuseppe Cantale, presidente della Confesercenti di Troina, soprattutto dopo aver letto l’articolo in cui il sindaco, Salvatore Costantino, invitato ad una riunione con imprenditori locali e non, affermava di concedere garanzie per la concessione di fidi e mutui.
“Un’amministrazione pubblica per concedere garanzie ai privati, continua Giuseppe Cantale, deve varare un regolamento, inserire apposite somme nel bilancio, stipulare convenzioni con istituti di credito, interventi non immediati ma a lungo termine. Le aziende, però, non hanno bisogno di promesse, ma di aiuti urgenti, soprattutto in questo momento particolare in cui le attività economiche sono al collasso, causa la pressione fiscale, il calo delle vendite e non ultimo l’IMU, come stangata finale. Per questo, la Confesercenti di Troina chiede all’amministrazione comunale di essere più vicina alla cittadinanza e di invitare le associazioni di categoria e i rappresentanti del comitato cittadino a convocare un’assemblea pubblica, per spiegare ai troinesi cosa si può fare per uscire da questa crisi con iniziative, progetti, proposte e soprattutto cercare di sensibilizzare i cittadini a far ripartire l’economia di Troina. Questo è quello che chiede il comparto economico”.
È un appello accorato quello di Giuseppe Cantale, che a nome dell’associazione che rappresenta, ma soprattutto in qualità di cittadino troinese, e per questo legato alla sua terra, vorrebbe far rinascere il proprio territorio per un futuro migliore.
“Solo facendo quadrato attorno a noi possiamo ripartire, conclude Giuseppe Cantale, prendendo spunto da chi ha saputo realizzare grandi cose, come padre Ferlauto, che sessant’anni fa ha creduto e scommesso su Troina, creando l’Oasi Maria SS., facendo lavorare migliaia di famiglie e creando un indotto non indifferente. Da questo esempio i giovani e gli imprenditori dovrebbero ripartire se non si vuole far scomparire Troina. Bisogna creare nuove opportunità di lavoro con l’aiuto di tutti”.
Sandra La Fico