Nicosia. L’ATO cede -dopo un lungo braccio di ferro- a richieste Sindaco, consegna scatolone pieno di fatture e giustificativi di spese

Nicosia. Ad aggiudicarsi il primo round del braccio di ferro tra Ato e Comune, è alla fine il sindaco Sergio Malfitano, al quale l’Ato Ennaeuno ha fatto recapitare una mole di documenti, fatture, bolle di consegna e trasporto, talmente voluminosa da essere consegnata in uno scatolone. Alla fine, quindi l’Ato ha dovuto produrre quei giustificativi di spesa, sollecitati da quasi 6 mesi. “È una vittoria non di Sergio Malfitano – ha commentato il sindaco – ma dei cittadini di Nicosia e della trasparenza, perché qui parliamo di soldi dei contribuenti ed è un mio dovere verificare che si tratti di somme congrue che scaturiscono da conteggi sui quali non ci sono ombre. Adesso effettueremo una anticipazione del 30%, riservando il versamento delle restanti somme alle verifiche contabili ed ai riscontri sui documenti di spesa che ci sono finalmente stati consegnati. Ovviamente non transigeremo su pasticci e fatture poco chiare, perché non saranno più effettuati anticipi come in passato su fatture che non si sa se su prodotti pagati a peso o a numero. Liquideremo solo ciò che è dimostrato e correttamente indicato, oltre che accompagnato da bolle e documenti di carico”.
A sbloccare la situazione che aveva portato ormai ai ferri corti Malfitano con i vertici della società in liquidazione, potrebbe essere stato il preavviso di chiusura delle scuole e degli uffici pubblici a causa dei rifiuti accumulati, che Malfitano aveva trasmesso agli Enti interessati nel pomeriggio di lunedì. La situazione in città era ormai al collasso con i rifiuti accumulati anche all’interno delle aree sensibili, come ospedale e scuole, per non parlare delle strade e piazze. Il sindaco aveva già predisposto la diffida a provvedere al servizio di igiene ambientale diretta alla società d’ambito e probabilmente era imminente anche la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Poi, ormai a sorpresa, al Comune è arrivato il “pacco” con i documenti ai quali il sindaco aveva subordinato le anticipazioni per i costi del servizio. “Adesso provvederemo a liquidare il 30% della somma complessiva richiesta – prosegue il sindaco – e questo dovrebbe garantire il ripristino delle condizioni di igiene e pulizia. Contestualmente i nostri uffici avvieranno l’esame del carteggio che avevamo chiesto e, ovviamente, sarà contestato tutto ciò che non dovesse risultare chiaro. Credo che il Comune di Nicosia abbia scritto la parola fine sull’epoca in cui a stabilire se le somme dovute erano congrue fosse chi doveva incassare e non chi deve pagare e che rappresenta l’organo di vigilanza a tutela dei cittadini”.