Ttroina. Un gruppo di giovani ha deciso di costituire un’associazione politico-culturale vicina a quel polo che si sta formando, a sinistra del Partito democratico (Pd), attorno ad Antonio Ingroia, gli arancioni del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ed agli intellettuali e i comitati di “Cambiare si può”. Hanno già una bozza di statuto, che hanno discusso domenica pomeriggio nella sede del Pdci in via Fratelli Rosselli. Sabato prossimo sceglieranno il portavoce ed elegeranno gli organismi dirigenti della loro associazione. Sul nome dare alla loro assocazione politico-culturale, i giovani promotori sono orientati a chiamarla “La Città futura”. Non è casuale la scelta di questa denominazione, come ha spiegato uno di loro intervenendo alla riunione di ieri l’altro. Si chiamava così il numero unico della rivista rivolta ai giovani pubblicato a Torino nel febbraio del 1917 dal comitato regionale piemontese della Federazione giovanile socialista. A curare quel numero unico della rivista “La Città futura” fu Antonio Gramsci, che allora aveva 26 anni. Hanno scelto il nome della rivista “La Città futura” perchè contiene quel famoso articolo di Gramsci “Odio gli indifferenti”. Questo gruppo di giovani troinesi accoglie la sollecitazione di quel giovane sardo di un secolo fa ad impegnarsi in politica perché, come scriveva Antonio Gramsci, “non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita. L’indifferenza è il peso morto della storia”. In una situazione di diffusa sfiducia dei cittadini troinesi nei confronti delle istituzioni pubbliche, dei partiti e degli uomini politici, come dimostra il fatto che nelle ultime elezioni regionali ha votato meno della metà degli elettori troinesi, ci sono dei giovani che manifestano la loro propensione alla partecipazione politica e sociale per occuparsi dei problemi del paese.

Silvano Privitera