Piazza Armerina: proclamato lo sciopero degli operatori commerciali della Villa Romana del Casale

Piazza Armerina. Lo stato di agitazione indetto nei giorni scorsi dalle Associazioni di categoria e dalle sigle sindacali degli operatori commerciali della Villa Romana del Casale culmina in una serie di manifestazioni di protesta la prima delle quali si terrà venerdì 4 gennaio in piazza Garibaldi e nell’Atrio Fundrò a partire dalle 9 del mattino. L’ira dei commercianti è rivolta contro l’amministrazione comunale di Piazza Armerina che ha deciso di calpestare i loro diritti con la recente pubblicazione del bando pubblico per l’assegnazione dei box della nuova area commerciale.
Infatti a nulla sono valsi i pressanti inviti rivolti in questi mesi dalle associazioni di categoria ad applicare le leggi vigenti sul trasferimento del mercato giornaliero della Villa Romana del Casale; l’amministrazione è rimasta sorda ad ogni appello e noncurante delle estenuanti trattative e degli appelli alla prudenza, ha voluto proseguire l’iter procedurale che ha portato adesso alla pubblicazione di un bando pubblico discriminatorio per gli operatori commerciali che lavorano da decenni alla Villa Romana del Casale.
“Una politica che rimane sorda al dialogo e che procede imperterrita senza curarsi dei danni che provoca, è una politica che disprezziamo – dichiarano congiuntamente Filippo Villareale della FIVA Confcommercio e Salvatore Bonanno dell’ANVA Confesercenti – Ci siamo scontrati contro un muro di gomma, incapace di comprendere la strada giusta da percorrere. Nonostante le insistenze dei sindacati e l’intervento autorevole del Consiglio comunale l’amministrazione si è intestardita a voler distorcere la mera applicazione delle normative vigenti mettendo in essere, di fatto, l’istituzione ex-novo di un nuovo mercato, correndo così seriamente il rischio di escludere dalla nuova assegnazione proprio coloro che dovrebbero godere del diritto di trasferimento.
È una vicenda nata male che si sta evolvendo ancor peggio – ribadiscono Villareale e Bonanno – il nuovo colpo di mano del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori ha rimescolato le carte in tavola, generando un clima di tensione, di incertezza e di profonda preoccupazione.
Un bando aperto indiscriminatamente a tutti annulla il principio del mero trasferimento di un sito mercatale da un luogo all’altro e di conseguenza cancella anni di lavoro e di diritti maturati dagli operatori commerciali.
Considerato il ripetuto stravolgimento delle norme vigenti che disciplinano il commercio su aree pubbliche in Sicilia e il rischio concreto di provocare danni irreversibili agli operatori commerciali della Villa Romana del Casale – concludono i due sindacalisti -scendiamo in piazza contro i soprusi che questa amministrazione comunale ha voluto consumare con tracotante arroganza.
Rivolgiamo un appello ai cittadini, ai commercianti e alla società civile affinchè si stringano attorno agli operatori commerciali della Villa Romana che lottano per la loro sopravvivenza e per difendere il loro diritto alla dignità del lavoro”.