Elezioni comunali a Troina: “ballon d’essai” dei partiti

Troina. Mancano ormai poco più di quattro mesi alle elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco ed il nuovo consiglio comunale, se si voterà, com’è probabile, il 26 maggio o il 9 giugno. Nelle precedenti elezioni amministrative, con un largo anticipo sulla data delle elezioni, si sapeva già chi erano i candidati in corsa per la carica di sindaco. Ancora oggi, per le imminenti elezioni amministrative, non si sa ancora nulla. Circolano delle voci sui possibili candidati, ma di certo non c‘è ancora nulla di definitivo. Queste voci sembrano dei ballon d’essai per sondare cosa ne pensa la gente di questo o quell’altro possibile candidato ma nessun si è fatto avanti in maniera chiara. Il centrosinistra (Pd, Ps e Federazione della sinistra) si affiderà alle primarie per la scelta del candidato sindaco e sta mettendo a punto un apposito regolamento. Per il centrodestra (Pdl, Pds-Mpa e Udc) girano delle voci sui nomi dei possibili candidati a sindaco, ma sono solo delle voci da prendere con molta cautela perché ad oggi non c’è niente di ufficiale. Se le elezioni si fanno per giudicare ciò che è stato fatto e valutare le possibili alternative, sarebbe naturale che il centrodestra riproponesse la candidatura del sindaco attualmente in carica Salvatore Costantino. Ma anche dal centrodestra non filtrano nomi in maniera ufficiale e nessuno si è fatto avanti pubblicamente. Si ha la sensazione che entrambi gli schieramenti non vogliano scoprire le carte per non dare alcun vantaggio all’avversario. Quei nomi che circolano, o si fanno artatamente circolare, senza che ci sia nulla di ufficiale, evocano la pre tattica degli allenatori delle squadre di calcio sulle formazioni da mandare in campo prima della partita vera e propria. Ma scegliere chi dovrà governare il comune nei prossimi 5 anni non è come disputare un incontro di calcio. Agli elettori troinesi, che sono molto avveduti, sia il centrosinistra sia il centrodestra non potranno chiedere un voto basato su una fiducia slegata dagli specifici comportamenti che hanno tenuto dal 2008 ad oggi perché, prima ancora di quella economica, c’è una crisi della capacità di fare buona amministrazione che impedisce una visione del futuro. Come sarà amministrato il comune di Troina nei prossimi 5 anni da chi vincerà le elezioni amministrative che si terranno a primavera, dipenderà tantissimo dalle caratteristiche che assumerà la campagna elettorale. Sarà di buon auspicio, chiunque vincerà le elezioni, se la campagna elettorale sarà ancorata ai fatti concreti che toccano le condizioni di vita dei cittadini. Gli elettori valuteranno con molta attenzione idee e programmi dei candidati. Non sarebbe male se i candidati sindaco, di cui ancora non sappiamo chi potranno essere, e le coalizioni che li appoggeranno riflettessero su quello che ha scritto Alfredo Reichlin nell’articolo comparso su l’Unità alcuni giorni fa: “Un programma non può essere il solito elenco di “occorrismi” (occorre fare questo, occorre fare quest’altro) e di promesse. Da un lato, un programma è una “visione” complessiva del Paese e dei suoi possibili sviluppi storici (quale Italia europea di domani). Dall’altro è il “come“: con chi e contro chi è possibile realizzarlo”.

Silvano Privitera