Troina e i problemi della TARSU

Troina. Stanno facendo discutere gli avvisi di pagamento che l’ATO sta mandando a numerosi utenti della provincia di Enna, chiedendo il pagamento della TIA 2006, dichiarata illegittima con sentenza n. 48/2009 del C.G.A. di Palermo. Anche ai cittadini troinesi, nell’ultimo mese, sono arrivati accertamenti in rettifica relativi “alla spazzatura”, ma non hanno nulla a che fare con la storia della TIA 2006, la tariffa di igiene ambientale, introdotta dal cosiddetto decreto Rochi, al contrario sono relativi alla TARSU 2006, la vecchia tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Le principali differenze tra TARSU e TIA riguardano il calcolo del contributo che, nel caso della TARSU è effettuato sulla base dei metri quadrati del proprio immobile, nel caso della TIA, invece, la tariffa è determinata da una quota fissa del servizio, ai quali si aggiunge una componente variabile legata al numero dei componenti del nucleo familiare, e calcolata, cioè, in base ai rifiuti effettivamente prodotti.
Secondo la sentenza del C.G.A. di Palermo, però, dovevano essere i consigli comunali a determinare la tariffa sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che non poteva essere la TIA, ma la vecchia TARSU. Gli accertamenti arrivati agli utenti troinesi, quindi, sono legittimi, perché tutti hanno l’obbligo di pagare questo servizio, ma presentano una lacuna.
Circa un anno fa, il comune di Troina ha predisposto una “definizione agevolata”, che ha permesso agli utenti di ricalcolare il contributo dovuto, sulla tariffa sull’ultimo livello impositivo legittimamente determinato dal consiglio comunale, ovvero quello del 2003.
A farsi fare il calcolo presso l’ufficio tributi comunale, però, sarebbero dovuti andare tutti gli utenti, indistintamente, cioè, sia quelli che non avevano pagato le bollette dal 2006, sia quelli che avevano pagato, per ottenere il rimborso dovuto. Questa incuranza dei cittadini, dovuta ad una comunicazione carente, ha fatto sì che oggi a ricevere l’accertamento siano stati, non solo i cittadini che non hanno pagato, ma anche quelli che avendo pagato la TIA 2006, non si sono fatti rifare il calcolo, risultando morosi per il pagamento dalla TARSU.
In aiuto ai cittadini che in questo momento di confusione non sanno cosa fare, proprio per la complicazione degli eventi, il consigliere Alfio Giachino ha chiesto che nel prossimo consiglio comunale del 25 gennaio venga trattato come punto all’ordine del giorno “l’accertamento in rettifica TARSU 2006”.
“È assolutamente doveroso e corretto perseguire chi evade il pagamento dei tributi locali, afferma Alfio Giachino, ben vengano quindi tutte le forme di accertamento. È però altrettanto doveroso tutelare tutti quei cittadini che pagano i tributi e che poi spesso si trovano davanti a paradossi normativi e regolamentari. La richiesta di inserimento di questo punto nell’ordino del giorno del prossimo consiglio comunale nasce quindi dalla necessità di avere un quadro chiaro della situazione, anche in virtù del fatto che a breve dovranno eseguirsi gli accertamenti relativi agli anni successivi al 2006”.
Un problema serio, per esempio, si pone per chi abita fuori, magari al nord, ma possiede una casa a Troina, e che quando arrivano le bollette, le paga senza porsi nessun dubbio, soprattutto se non è a conoscenza di ciò che sta accadendo nel proprio territorio. Anche per questo la comunicazione dovrebbe essere più capillare e tenere conto di tutte le possibili problematiche.
“Per quanto riguarda la gestione vera e propria degli ATO, conclude Alfio Giachino, mi auguro che la riforma del legislatore regionale renda veramente operativa, quanto prima, la loro archiviazione perché si sono rivelati una vera e propria porcheria”.
Sandra La Fico