Commemorato il poliziotto di Catenanuova Pino Scravaglieri, ucciso dalle BR il 14 febbraio 1987

Catenanuova. A distanza di 26 anni, ancora vivo il ricordo di Pino Scravaglieri, giovane poliziotto catenanuovese falciato dal fuoco delle BR, assieme al collega Rolando Lanari, durante un attacco ad un furgone postale in via Prati di Papa a Roma. Era il 14 febbraio del 1987 e questa data oramai appartiene alla storia delle istituzioni di ogni ordine e grado ed oggi alla commemorazione, nella chiesa cimiteriale, alla messa officiata da padre Giorgio, erano presenti i vertici locali e provinciali delle istituzioni civili e militari, per ricordarne le figure da proporre ad esempio di dedizione al dovere, sia alle stesse istituzioni che ai giovani studenti che guideranno la società del domani. A Roma, stamattina una funzione religiosa svolta nella Caserma “Maurizio Giglio” di Via Guido Reni, dove i due poliziotti prestavano servizio ed a seguire la posa di una corona d’alloro del questore di Roma, Francesco Tagliente, in Via Prati di Papa, a nome del Capo della Polizia, Antonio Manganelli.
A Catenanuova, in apertura, il ricordo del sindaco Biondi, e poi i messaggi del prefetto di Enna, Clara Minerva, del questore Ferdinando Guarino, mirato agli studenti guidati dal Babysindaco Giuliana Calì, e le presenze del comandante provinciale dei carabinieri Baldassare Daidone, della G.F. Giovanni Carlo Liistro, della questura ennese Fabio D’Amore e dai comandanti locali, Patrizio Portera (Carabinieri Catenanuova) Gaetano Indelicato (Polizia Municipale), Franco Mondo (Polizia Stradale Catenanuova). Alla cerimonia, come di consueto, presente la famiglia Scravaglieri con segni evidenti di commozione per il ricordo del figlio Pino, un giovane di soli 23 anni che, come è stato ribadito negli interventi “non appartiene più a loro ma allo Stato” che ha assunto il dovere di custodirne la memoria.

Carmelo Di Marco