Confesercenti e Diocesi dicono no ad aperture domenicali

Anche sul territorio ennese si svilupperà la campagna “LeberalaDomenica” organizzata con una raccolta firme dalla Confesercenti di Enna in collaborazione con le diocesi di Nicosia e Piazza Armerina nei comuni di Enna, Piazza Armerina, Leonforte, Nicosia, Troina, Agira, e dal 21 febbraio ogni giovedì dalle 9,30 alle 12,30 presso le delegazioni Confesercenti.
Negli uffici Comunali per le autentiche dei sei centri interessati, si potrà continuare a sottoscrivere la petizione per una Proposta di legge di iniziativa popolare recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale”. Il “decreto Salva Italia”, dal 1° gennaio 2012, ha infatti liberalizzato il regime degli orari degli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande, superando il previgente principio dell’obbligo di chiusura domenicale e festiva, mentre alla Camera, è stato proposto, ma non approvato, un ordine del giorno che avrebbe impegnato il Governo a rivedere l’attuale disposizione in materia di liberalizzazioni. L’invito, adesso, è rivolto a tutti i cittadini aventi diritto al voto come riferisce il presidente provinciale di Confesercenti Salvatore Manuella: “Il nostro obiettivo non è il divieto totale delle aperture. Bisogna, considerare le effettive esigenze di imprenditori e consumatori”. Gli fa eco il direttore provinciale di Confesercenti Enna Santo Li Volsi: “L’apertura indiscriminata in tutte le domeniche ha provocato un aumento dei costi di gestione e ha trasferito i consumi dagli esercizi tradizionali alla grande distribuzione. Chi ha creduto che potesse portare benessere, lavoro e prezzi concorrenziali è stato smentito dai fatti. Non si può pensare che basti aprire la domenica per ottenere una ripresa dei consumi”.