Il rilancio turistico di Nicosia condizionato alla viabilità

Nicosia. Il rilancio turistico della città passa per una serie di tappe che, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Calogero Lociuro, sono obbligate. Mentre si attende il decreto finale di finanziamento per la realizzazione del museo della montagna ed è stata avviata la procedura per il recupero delle “Case comuni”, da trasformare in punto informativo ed espositivo per i visitatoti della riserva naturale, si pensa anche alla promozione dei beni architettonici e artistici della città. La prima tappa è comunque la sistemazione della viabilità urbana, sulla quale da anni non vengono effettuati interventi, se non piccole riparazioni. A giorni verrà presentato il progetto di sistemazione delle strade e degli ingressi alla città, che è coperto da un mutuo con la Cassa deposito e prestiti, che la precedente amministrazione aveva ottenuto per realizzare un parcheggio coperto al belvedere Santa Maria di Gesù. Si tratta di circa 2 milioni di euro che l’amministrazione Malfitano ha invece deciso di destinare alla sistemazione, ormai improrogabile delle strade. «Un progetto che rientra in quello complessivo di recupero urbanistico della nostra città. Una volta sistemate le strade – spiega Lociuro – potremo seriamente pensare ai percorsi turistici che riguardano il patrimonio storico ed architettonico. Ovviamente una volta realizzato il museo della montagna i flussi turistici dovranno essere indirizzati anche al nostro centro storico, ricchissimo di beni monumentali. Sarà fatta una ricognizione, anche sui progetti di recupero e restauro presentati negli anni che al momento non sono stati finanziati». Ci sono chiese ricche di opere d’arte di grandissimo pregio, c’è il museo diocesano, completato ormai da tempo ma mai aperto perché mancherebbero i fondi per gli impianti di allarme e video sorveglianza, ma ci sono anche palazzi storici e interi quartieri, come santa Maria Maggiore, San Michele o Cappuccini, che rappresentano testimonianze storiche ed antropologiche di grande interesse. «Ovviamente potremo avviare solo alcuni progetti – aggiunge Lociuro – e quello che ci prefiggiamo, come amministrazione, è gettare le basi per un recupero e rilancio della nostra città che deve seriamente pensare al suo futuro, tenendo conto anche della crisi del settore edilizio. Si deve puntare ad un turismo culturale e naturalistico, ma prima la città deve essere nelle condizioni di presentarsi ai visitatori e purtroppo molto dipende anche dalla viabilità esterna, che sappiamo essere disastrosa e che rende la nostra città, come quelle a noi vicine, difficile da raggiungere».
Nei mesi scorsi l’ex assessore al Turismo Carla Mancuso aveva avviato una ricognizione dei quartieri storici, finalizzata a valutare come recuperarli e salvaguardarli da una lenta cancellazione. Tutte le case sono abbandonate e molte già crollate o pericolanti. La Mancuso che aveva documentato la situazione aveva anche gettato le basi per la realizzazione del quartiere albergo e per un progetto di salvaguardia e recupero.