Troina. Associazione Re-esistenza pubblica volantino su Tarsu 2006

L’Associazione politico-culturale Re-esistenza, ha pubblicato un volantino per informare i cittadini sulla vicenda “Tarsu 2006”, affinché comprendano cosa sta accadendo e come trovare una soluzione.
“È notizia di questi giorni, si legge sul volantino, che l’assessore regionale Marino abbia sospeso il pagamento delle fatture Tia 2006 inviate dall’Ato rifiuti in provincia di Enna. Con questo atto si pone rimedio quindi, all’ennesimo salasso nei confronti dei cittadini ennesi tutti, tranne i cittadini troinesi. Il nostro sindaco Costantino, si legge ancora sul volantino, ha pensato bene di sposare la causa dell’Ato rifiuti di Enna di ‘far cassa a tutti i costi’ e, su sollecitazione della stessa Ato, ha fatto recapitare a casa delle famiglie troinesi il ‘famigerato’ avviso d’accertamento di cui più volte abbiano denunciato i potenziali vizi d’illegittimità. Morale della favola: solo i cittadini troinesi, in tutta la provincia di Enna, saranno costretti a pagare, con sanzioni e interessi, o a fare ricorso in seguito all’accertamento ‘anomalo’ del comune”.
Parole forti, che denotano il profondo disaggio derivante da questa complessa e ancora irrisolta questione, che ha coinvolto tutta la provincia di Enna, ma che a Troina sembra non trovare soluzione. Questo perché ci sono cittadini che hanno pagato e cittadini che non hanno pagato. Il volantino li riassume in quattro categorie: la prima, chi “ha pagato nel 2006 le bollette recapitate dall’Ato ha, purtroppo, pagato delle bollette illegittime, poi annullate con la sentenza del CGA 48/2009; ha pagato con una tariffa maggiore di quella dovuta e con l’aggiunta dell’IVA, non dovuta, con difficili possibilità che possa ottenere il rimborso o la compensazione di quanto ingiustamente pagato!”. La seconda, “chi ha pagato in base alla definizione agevolata ai sensi dell’art. 13 della legge 289/02 proposta dal comune nel 2010, ha pagato sulla base di un atto potenzialmente illegittimo, così come dichiarato per casi analoghi dalla Cassazione con sentenza n. 12679/12, poiché tale forma di definizione agevolata dei tributi non può essere prevista per i rapporti tributari successivi il 2002!”. La terza, “chi ha pagato in seguito all’avviso d’accertamento recapitato dal comune tra dicembre 2012 e gennaio 2013 ha pagato sulla base di un avviso potenzialmente illegittimo, per i vizi più volte esposti, e con l’aggiunta di interessi e sanzioni (1/4 nel caso di pagamenti entro 60 giorni). Quindi ha pagato più del dovuto per colpe non proprie ma di altri (di Ato e comune). La quarta, “Chi non ha pagato non sarà messo nelle condizioni di regolarizzare la propria posizione e, in aggiunta, sarà tacciato per ‘evasore’ pur avendo con i ricorsi del 2006 e con quello attuale ripristinato la legalità. Perché il comune in tutti questi anni non ha mai notificato ai cittadini una richiesta legittima di pagamento di quanto giustamente dovuto?”.
Secondo i promotori del volantino “nessuno ha pagato quanto realmente gli spettava pagare: chi troppo e chi niente, con evidenti disparità tra i cittadini troinesi e tutto a rischio, spese e pericolo dei cittadini stessi!”. Per questo si chiede di “rimborsare quanto ingiustamente pagato allora all’Ato, chiedere ai cittadini che non hanno pagato, di regolarizzare la propria situazione, con atti legittimi e senza sanzioni e interessi!”.

Sandra La Fico