Piazza Armerina. Lo scorso fine settimana si è tenuto il meeting di Confartigianato Enna con tutte le imprese dei settori edilizia, impiantistica e benessere del comune di Piazza Armerina. L’incontro è avvenuto presso la sala auditorium dell’ex chiesa di Sant’Anna, per discutere di abusivismo, il principale fattore penalizzante dell’economia del territorio e causa della chiusura di tante imprese che operano nell’illegalità. Al tavolo dei lavori erano presenti il segretario regionale di Confartigianato, Salvatore Puglisi, e la presidente regionale di Donna Impresa Confartigianato, Maria Concetta Cammarata. Presente anche Giuseppe Di Prima, assessore alle Attività produttive.
«L’economia irregolare – ha detto Puglisi – significa non adempiere agli obblighi di legge ovvero non pagare le tasse, con ripercussioni negative sui servizi che lo Stato eroga ai cittadini ma anche sull’entità di imposte da far pagare alle stesse imprese perché quando a pagare sono tutti significa che tutti pagano meno». Cammarata aggiunge: «Le aziende coscienti di operare nell’illegalità, lo fanno per sfuggire agli obblighi fiscali tributari in modo da aumentare i margini di profitto, ce ne sono tante altre invece costrette a farlo per riuscire a sopravvivere, e di conseguenza non rispettano le regole. Ma si entra nel tunnel dell’irregolarità anche per altri fattori, ad esempio per la cronica lentezza della burocrazia della pubblica amministrazione ma soprattutto per carenza di liquidità finanziaria a causa della sempre maggiore difficoltà per le imprese di accesso al credito».
mar. fur.