Fp Cgil contesta le clausole dell’accordo siglato con AcquaEnna

Dalla lettera che il segretario provinciale della Fp Cgil, Giovanni La Valle, ha inviato al prefetto, al presidente dell’Ato idrico, al direttore dell’Ufficio provinciale del Lavoro, al presidente dell’AcquaEnna, al commissario dell’Asen e all’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, sembra, paradossalmente, sconfessare l’accordo firmato precedentemente dalla segretaria generale provinciale, Rita Magnana, assieme agli altri due segretari di Cisl e Uil e ai segretari di categoria e AcquaEnna.
Un accordo non condiviso da molti lavoratori per delle clausole che farebbero perdere dei diritti acquisiti presso le aziende o gli enti di provenienza negli anni precedenti e che sono quindi causa di rottura e contestazioni.
“Premesso – si legge nella missiva – che la esclusiva titolarità della contrattazione e/o concertazione relativa ai lavoratori del pubblico impiego della provincia di Enna è in capo alla Fp Cgil di Enna; considerato di non avere mai ricevuto alcuna convocazione dall’azienda AcquaEnna; di avere appreso da notizie di stampa della esistenza di un accordo tra l’azienda Acquaenna e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che ha riguardato, tra gli altri, i lavoratori pubblici comandati dai Comuni, del Consorzio intercomunale di Centuripe e dell’ex Asen; di essere intervenuto, ancorchè non convocato, al successivo tavolo di contrattazione tra Acquaenna e le organizzazioni sindacali, indetto per esaminare il Regolamento attuativo dell’accordo del 14 gennaio 2013, per informare il tavolo della esclusiva titolarità della Fp Cgil alla contrattazione e/o concertazione relativa ai lavoratori pubblici (Comuni, Consorzio Intercomunale ed ex Asen); di non avere rilasciato alcuna delega a rappresentare la Fp Cgil; di comunicare la netta contrarietà della Fp Cgil di Enna all’accordo firmato il 14 gennaio 2013; di ritenere pertanto nullo l’accordo sottoscritto da Acquaenna e Cgil, Cisl e Uil il 14 gennaio 2013. Invita l’Azienda Acquaenna ad aprire, previa regolare convocazione, un tavolo di contrattazione con la Fp Cgil di Enna”. Infine, La Valle chiede alle autorità in indirizzo, “di recedere dalla applicazione dell’accordo del 14 gennaio 2013 e del consequenziale regolamento attuativo dello stesso”.
Dunque, una linea veramente singolare quella condotta dalla Cgil che si trova in una sorta di “cul de sac” a causa dei dissensi emersi da parte di molti lavoratori, in particolare suoi iscritti.
Da parte di AcquaEnna (ma anche da Cisl e Uil), invece, si ribadisce, come ci ha confermato ieri l’ing. Sergio Cassar, consigliere incaricato, la regolarità della contrattazione e di “quanto si è verificato al Tavolo aziendale, aperto anche ai lavoratori e durato quattro mesi, riguardo a fatti che trovano riscontro in verbali sottoscritti da tutti i sindacati e in atti pubblici”.
Giacomo Lisacchi