Legambiente. Villa del Casale di Piazza Armerina rischia l’iscrizione nella danger list Unesco con eventuale espulsione

Rischio cementificazione, degrado, abusivismo, disinteresse, impegni non mantenuti e lavori di ristrutturazione mai finiti, i sei beni tutelati dall’Unesco della Sicilia sono in pericolo. La copertura non ultimata a protezione degli splendidi mosaici della Villa Romana del Casale, di cui il 20 per cento tutt’oggi rimane esposto a infiltrazioni piovane e cambi climatici. Si potrebbero avere come conseguenza l’iscrizione dei beni artistici e monumentali nella Danger list Unesco, con l’eventualità di determinarne l’espulsione. A denunciare i ritardi, le inefficienze, le tutele incompiute un dossier di Legambiente Sicilia.
La villa romana del Casale di Piazza Armerina è divenuta patrimonio dell’umanità nel 1997. Fra tutti i casi citati nel dossier è quello probabilmente più emblematico. Il 4 luglio 2012 si sono conclusi i lavori di restauro funzionali al recupero e alla costruzione di un’adeguata copertura che custodisse le decorazioni musive. “Ciò nonostante – sostiene Paola Di Vita, responsabile Legambiente presso la Villa- circa il 20 per cento dei mosaici, di cui il Triclinium, con la serie di mosaici dedicati al culto di Ercole e Bacco, e la palestra delle terme, con il ciclo di disegni noti come l’obelisco di Augusto o di Costanzo II, mantengono tutt’oggi il vecchio rivestimento in plexiglas, con i disagi che ciò può comportare”. Come il rischio di infiltrazioni d’acqua? “Anche”, conclude la Di Vita. Possibile che dopo cinque anni di restauro, 18 milioni di euro di fondi investiti, una parte dei lavori di copertura non sia stata completata?