Garante multa comune Troina per violazione della privacy

Troina. Il Comune di Troina è stato multato dal Garante della privacy e dovrà pagare una multa da 8 mila euro. E’ stato il dipartimento delle attività ispettive del garante per la protezione dei dati personali a contestare la violazione amministrativa per avere violato il diritto alla tutela di dati sensibili di un cittadino troinese. La segnalazione al Garante è stata fatta dall’interessato nel maggio del 2012, quando venne a conoscenza del fatto che una nota del Comune relativa ad una quota che lo stesso era tenuto a versare, venne inviata ad un suo familiare. Una notifica avvenuta tramite messo comunale senza le necessarie misure a tutela del contenuto del documento. Le violazioni, nel caso specifico, sarebbero state però molto gravi perché alcuni consiglieri comunali avrebbero chiesto e ottenuto dati giudiziari e sanitari relativi all’uomo che rientrano tra quelli ritenuti “sensibili”.
Tra l’altro la richiesta di tali documenti sarebbe avvenuta con dovizia di particolari, con riferimenti a numeri di protocollo che tecnicamente i richiedenti della documentazione non potevano conoscere. In ogni caso la documentazione venne fornita e divulgata, in violazione allo stesso regolamento del Comune di Troina. Quindi non solo vennero violate le norme sulla notifica di una atto, ma venne violata la tutela di fatti personali dell’uomo attinenti a questioni di salute e questioni giudiziarie sulle quali chi richiese quei documenti non aveva alcun diritto di essere informato e che, chi fornì i documenti non poteva divulgare. Nell’ottobre del 2012 l’ufficio ispettivo del garante ha chiesto al Comune di Troina tutte le informazioni sul caso che sono state fornite dal sindaco Costantino in soli 15 giorni.
I consiglieri richiedenti la documentazione lo avevano fatto per conoscere i motivi per i quali l’uomo si trova ospite preso una struttura di recupero, ma il Regolamento comunale esclude che dati sensibili quali quelli sanitari e dati di natura giudiziaria possano essere comunicati anche agli stessi familiari. Quindi la notifica della richiesta di versare le quote di compartecipazione per un ricovero, non potevano essere notificate al familiare dell’uomo e, tanto meno, nella forma con cui vennero notificate. L’ammenda da 8 mila euro che il Comune dovrà pagare è stata tra l’altro ridotta a due quinti di quella prevista dalla legge sulla privacy, perché è stata riconosciuta la lieve entità della violazione. Il Comune dovrà pagare la multa entro il 24 marzo prossimo.