Aidone. Ci sono voluti 9 anni per riattivare l’ascensore del museo archeologico

Aidone. Nove anni di attesa prima che l’ascensore del museo archeologico di Aidone potesse entrare in funzione. Tanti infatti gli anni passati da quando è stato installato e non entrato in funzione a causa di diverse problematiche anche di carattere burocratico. Tante le lamentele dei visitatori, specialmente anziani e diversamente abili, lasciate tra le righe del registro del museo, perché impossibilitati a visitare, attraverso le scale, il piano superiore della struttura museale. Finalmente da lunedì scorso l’ascensore è entrato in funzione. Montato nel 2004, l’ascensore per poter essere collaudato occorreva della cosiddetta linea telefonica dedicata ma la Soprintendenza di Enna non sarebbe stata mai autorizzata dal relativo Dipartimento regionale a stipulare il contratto. Così, tra gli impegni del direttore del Parco archeologico di Morgantina e Aidone, l’arch. Enrico Caruso, insediatosi circa due anni fa, si è posto subito proprio quello dell’ascensore. «Dopo quattro mesi – dichiara il direttore Caruso -abbiamo avuto la linea telefonica dedicata e quando c’era la possibilità del collaudo la ditta fornitrice, la Otis, ci fa presente che diverse parti dell’ascensore erano andate a mala (batterie, guarnizioni) ». Si è così dovuto dare un altro incarico, sempre alla ditta, oltre 10 mila euro, per risistemare quello che si era guastato e tutto era pronto in occasione dell’inaugurazione della Dea, nel maggio 2011.
«Si poteva procedere – prosegue il direttore – ma la ditta fa notare di non essere stata pagata e che quindi non era intenzionata a collaudare l’ascensore. Addirittura per farlo funzionare, nei giorni dell’inaugurazione, ci ha chiesto 400 euro al giorno con due persone a disposizione. Così l’ascensore è stato chiuso al pubblico». Da maggio 2011, la ditta è stata pagata nel novembre 2012 ma, a gennaio 2013, una nuova normativa ha richiesto l’aggiornamento del software e il sistema di sicurezza dell’ascensore: «Altri 4.000 mila euro e relativo incarico sempre alla stessa ditta che ci ha rilasciato alla fine il certificato di collaudo». L’incarico per la manutenzione dell’ascensore ora però è stato dato ad un’altra ditta, la Kone.
A. r. p.