Piazza Armerina. Sprezzante attacco del Presidente dell’ANVA Confesercenti all’assessore Di Prima

Piazza Armerina. “L’assessore Giuseppe Di Prima (nella foto) sta dimostrando di essere degno erede del suo predecessore Ribilotta, sprezzante delle regole, spregiudicato nella gestione del commercio e totalmente incurante della concertazione”. È dura la reazione del Presidente dell’ANVA Confesercenti Salvatore Bonanno all’indomani del mercatino che si è svolto sabato 16 e domenica 17 marzo nella centrale Piazza Garibaldi: “L’assessore non ha ritenuto opportuno concordare l’organizzazione di quel mercatino con la Commissione Commercio su Aree Pubbliche. Non è stata rilasciata alcuna autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico agli operatori che nella due giorni hanno venduto al pubblico i loro prodotti, in barba ad ogni regola e calpestando i diritti dei commercianti locali”.
“L’amministrazione comunale recita la litania della legalità, della trasparenza e della correttezza solo per quanto riguarda il trasferimento del mercato giornaliero della Villa Romana del Casale, ma dimentica puntualmente anche le più elementari regole quando si tratta di mercatini, fiere, sagre e festini vari – continua Bonanno – Eppure le regole dovrebbero valere per tutti e andrebbero rispettate da tutti. Non siamo più disposti a tollerare il reiterato atteggiamento di sfida dell’assessore Di Prima e siamo pronti a chiedere conto e ragione delle sue azioni amministrative. A difesa della trasparenza e della legalità siamo pronti a valutare le eventuali azioni legali nei confronti dell’assessore Di Prima attraverso la magistratura ordinaria e la Corte dei Conti qualora si evidenziassero, nelle azioni poste in essere dall’amministratore, danni erariali all’Ente Comune”.
Salvatore Bonanno non risparmia aspre critiche nei confronti dell’amministrazione Nigrelli: “Ci sembra giusto che adesso a pagare sia chi sbaglia e riteniamo che l’iniziativa di far tenere un mercatino senza uno straccio di autorizzazione sia stato un errore di pesanti proporzioni che sottolinea perfettamente lo stile adottato da un’amministrazione comunale sorda al dialogo, arrogante e obnubilata da un crescente delirio di onnipotenza. La decisione di non interpellare la Commissione commercio su aree pubbliche, così come invece prescrive la legge regionale sul commercio, fa capire quanta volontà di concordare con le parti c’è stata – conclude Bonanno – È come andare in un ristorante dove il cuoco ti costringe a mangiare ciò che lui decide, senza chiederti se ciò che ti propone è di tuo gradimento. Ci siamo stancati di dovere ingoiare per forza le pietanze preparate dall’amministrazione comunale che, continuando la simpatica metafora, tra l’altro dimostra di essere un pessimo cuoco che prepara brodaglie stomachevoli”.


comunicato stampa