“Le melodie del silenzio”. Musica, mimo, poesia spettacolo/saggio al Liceo Linguistico di Enna

Palloncini bianchi e gialli – uno su ogni posto per sentire nel corpo la risonanza dei tamburi – accolgono il pubblico de “Le Melodie del silenzio”, in scena mercoledì pomeriggio al Liceo Linguistico di Enna. Persone sorde e persone udenti insieme, sia sul palcoscenico che in sala, nella condivisione di un’esperienza profonda di contatto e comunicazione, messa in moto dal linguaggio dell’arte e dalle straordinarie possibilità espressive della Lis.
Lo spettacolo/saggio corona un progetto finalizzato alla valorizzazione della diversità, coordinato da Lorenza Barranca, Laura Birtolo e Valentina Strazzante, condotto in quattro mesi attraverso la realizzazione di tre laboratori con persone sorde: “Percussioni” guidato da Davide Campisi, “Poesia Lis” da Sandra Acciaro, “Teatro mimico” da Filippo Calcagno.
Filo narrativo, la poesia: un brano del Macbeth e testi scritti dai corsisti. Una madre che soffre al pensiero della figlia sorda e poi la scopre felice, lo slancio della giovinezza, il ricordo di una nonna nell’eredità vivente dei suoi gesti più quotidiani, l’orgoglio e la caparbia allegria del femminile. Un’ode fresca alla gioia, come un colpo d’ala, che intanto smaschera lo stereotipo vuoto della sordità come “mancanza”. Il tutto – quattro stupende protagoniste sulla scena – raccontato dai segni della Lis che si fanno danza nel linguaggio flessibile e puro del mimo, regolato sul ritmo battente dei tamburi, questa parte intima e primitiva della musica, capace di connetterci a una memoria radicata nel corpo dal momento della gestazione nel grembo materno. Prima del silenzio, la musica ci attraversa e il nostro corpo “risuona”.
Sentire il suono, sentire il proprio corpo, e da qui sentire gli altri – non si fa solo con le orecchie. E l’intensità dei segni, del linguaggio del corpo può esprimere più di mille parole. La bellezza di questo spettacolo, centrato su uno scambio di “doni” paritario – come scrisse Edith Stein, ciascuno di noi è una partitura vivente – sta nel suo immediato metabolizzarsi come esperienza di vita. Per quanti l’hanno “fatto” e per quanti l’hanno “fruito”. Nel suo riuscire a stringere in un unico circolo di empatia, le protagoniste e gli altrettanto bravi percussionisti sulla scena, i loro insegnanti, e gli spettatori, sordi e udenti.
Il video finale di backstage – realizzato da Antonella Barbera e Fabio Leone, curatori anche di una ricca mostra fotografica – documenta, nel linguaggio sensibile e attento alle sfumature che li caratterizza, alcuni momenti chiave di questo emozionante percorso.

Cinzia Farina


Il Progetto “Le melodie del silenzio” (finanziato dalla comunità europea attraverso il programma Gioventù in azione) è stato ideato, pianificato e promosso dal gruppo informale “Tizio, Caio e Sempronio” – autore qualche hanno fa, di un altro progetto (“The Chance”), sulla problematica del bullismo. E’ stato sviluppato in collaborazione con la sezione provinciale di Enna dell’ENS (Ente Nazionale Sordi), il CSCP di Enna (Centro siciliano di cultura popolare) e con l’Associazione Giosef Enna, impegnata nel campo dell’educazione non formale e della progettazione europea.