Gagliano: Penultimo Consiglio comunale inutile

Gagliano. Si è concluso con un nulla di fatto il penultimo consiglio comunale di questa legislatura. La seduta verteva sulle proposte di modifica al regolamento per l’incentivazione di interventi di recupero delle facciate di immobili di proprietà privata e sulle proposte di modifica al piano regolatore. Entrambe erano state avanzate dai gruppi consiliari Per Gagliano e Misto. Per quanto attiene alla prima proposta, si chiedeva di introdurre, tra gli altri interventi soggetti a finanziamento, la manutenzione e il ripristino dei balconi e delle coperture a falda e/o terrazzo, e la sostituzione di grondaie e pluviali. Si chiedeva, inoltre, di aumentare la percentuale del contributo, i cui fondi sarebbero stati attinti dalle risorse Royalties, e l’estensione del contributo ai fabbricati siti in zona E del piano regolatore. A tali proposte ha subito fatto seguito il disappunto del capogruppo di Impegno per Gagliano, Antonio Marino, il quale ha sottolineato: “In questi anni abbiamo dato un contributo di massimo 10 mila euro per le facciate ed è stato un successone. I due gruppi d’opposizione vogliono, invece, erogare somme che arrivano fino a 30 mila euro, senza però specificare la somma che vorrebbero impegnare. Dove sono queste risorse? Sono richieste folli, come anche quella di includere nel finanziamento le case di campagna, che non hanno nulla a che fare con il miglioramento ambientale”. Dall’altra parte i consiglieri La Ferrera, Di Cataldo e Ruscillo hanno ribattuto: “Voi in che modo avete speso le somme in questi anni, se non per riempire il paese di mattonelle? Quelle somme si sarebbero potute spendere per aiutare le imprese in crisi”. Al termine del botta e risposta, la modifica del regolamento non è stata approvata. Cinque son stati i voti favorevoli dei gruppi propositori, considerando che tre loro consiglieri erano assenti, e sei i voti contrari della lista Impegno per Gagliano. Per quanto attiene la proposta di modifica al piano regolatore, si chiedeva l’installazione sui tetti di impianti di qualsiasi tipo: pannelli solari, impianti di condizionamento, comignoli e abbaini con elementi prefabbricati. Su parere del segretario comunale, la proposta era legittima, ma bisognava conoscere la compatibilità di ciascun consigliere, in quanto bisogna astenersi dal prendere parte alla discussione e votazione di delibere riguardanti interessi propri o di parenti fino al quarto grado. Sei consiglieri si sono dichiarati incompatibili e cinque compatibili, per cui, non raggiungendo il numero legale, l’ordine del giorno non poteva essere trattato.
Valentina La Ferrera