Troina. Dal 1994 nessuna amministrazione succedutesi alla guida del Comune è stata confemata nell’incarico dagli elettori

Troina. Nei conversari privati e nelle discussioni pubbliche in cui si parla delle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno si sente spesso ripetere che dal 1994, cioè da quando i cittadini eleggono direttamente il sindaco, non è mai successo che il sindaco e la coalizione che l’ha sostenuto abbiano ottenuto un secondo mandato dagli elettori. Di questo fatto si danno due spiegazioni, che di primo acchito possono sembrare contrapposte, ma a rifletterci bene hanno molti punti di contatto. I cittadini troinesi sono molti esigenti nei confronti degli amministratori del loro comune. Il senso di appartenenza dei troinesi ai partiti vecchi e nuovi si è molto affievolito. Il voto di opinione prevale sul voto di appartenenza. Sono in molti a votare per un partito diverso da quello che hanno votato in una precedente competizione elettorale. Questo non signfica che siamo meno severi nel giudicare l’azione degli amministratori comunali. Sono molto alte le aspettative dei cittadini rispetto a quello che un’amministrazione comunale può fare. Ecco perché si è incrinato subito il rapporto di fiducia dei cittadini esigenti nei confronti delle compagini che si sono succedute negli ultimi 20 anni alla guida del comune. C’è un’altra spiegazione che sposta l’attenzione sulla qualità del personale politico di centrodestra e di centrosinistra che ha guidato il comune negll’ultimo ventennio. C’è una corrente d’opinione che è consapevole che governare il comune non sia un compito facile. Ci sono da risolvere questioni complesse, come ad esempio la disoccupazione, la gestione dei servizi come quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le strade di collegamento con gli altri comuni e la rete della viabilità minore per raggiungere le aziende agricole. Rispondere positivamente in tempi brevi a tutte le domande dei cittadini, con i tempi che corrono, non sempre è possibile, ma ciò non significa, secondo questa corrente d’opinione, che non ci siano soluzioni ai problemi. Sono in molti a pensare che il punto non sia la complessità dei problemi, ma l’inadeguatezza ad affrontarli e risoverli delle amministrazioni che si sono alternate alla guida del comune da una consiliatura all’altra. Molte di tali questioni non sono più alla portata decisionale del personale politico locale, altre sono risolvibili in ambito locale ma richiedono capacità e competenze che le élites locali hanno mostrato di non avere.

Silvano Privitera