“No alla guerra, sì alla vita – in ricordo di Jacopo”

Letteratura e solidarietà a braccetto dal cuore della Sicilia

 “No alla guerra, sì alla vita – in ricordo di Jacopo”

Arte e letteratura non hanno né patria né barriere. Questo consente loro l’ universalità che viaggia veloce e congiunge con armonia, attraverso voci e strumenti diversi. Arte e letteratura incontrano spesso anche la solidarietà, come in questo caso,  dando vita a progetti quali “No alla guerra, sì alla vita – in ricordo di Jacopo”. Il progetto, voluto dal Comitato Autori per il Sociale, si è concretizzato in un libro, frutto del concorso per dire no alla guerra, “C’è un altro gioco da inventare, far sorridere il mondo non farlo piangere” (B. Brecht). Il volume, che esce a maggio per opera della casa editrice C’era una volta,  raccoglie racconti e poesie di quindici autori: Carla De Falco, Cristiano Maria, Erica Brusco, Francesco Petruzzelli, Genesia Vincis, Gloria Sahbani, Joe Natta, Lucrezia Lenti, Michela Zanarella, Nicoletta Coppo, Paolo Meneghini, Pietro Raniero, Rosa Maria (presidente del comitato), Serena Rossi, Susanna Furcas. Non solo, a curare prefazione e introduzione firme di tutto rispetto come quella di Christian Pinna o dell’autrice Rosa Maria, o come la nota del dottor Roberto Ravera di Fhm Italia, gemella della ONG per le case famiglia Fhm Sierra Leone alla quale saranno devoluti i diritti d’autore dell’opera. Le onlus protagoniste operano attivamente a sostegno delle mamme e dei loro neonati, in contesti che ben conoscono gli effetti devastanti dei conflitti e che comunque sono colpite da tassi di mortalità infantile non tollerabili. Con questa antologia si vuole ribadire ancora una volta la ferma opposizione alla tragicità bellica che si nutre di vite umane, le stesse che vogliono essere esaltate nella loro pienezza. Questo è il terreno fertile in cui attecchisce la volontà di dedicare la raccolta di scritti a Jacopo Zorzan, adolescente scomparso prematuramente all’età di sedici anni, colpito da malore, ma i cui sogni continuano a vivere attraverso la volontà della madre Carla – che ha dato vita a numerose iniziative, tra cui ricordiamo l’adozione a distanza di un bambino soldato della Sierra Leone – e a quella del comitato. Un capitolo, tra gli altri, è una sorta di appuntamento con Jacopo, per conoscerlo meglio attraverso il contributo di quanti lo hanno conosciuto, circondato e amato. “La speranza è che le nostre voci possano essere un’eco capace di risuonare nell’aria e spezzare le barriere del silenzio”, queste le parole di Rosa Maria, che attraverso il web è riuscita a conoscere Carla, Jacopo e a concretizzare l’iniziativa. Sin da piccolo, Jacopo ha sempre amato i modellini. Li disegna, li costruisce, ignorandone le potenzialità letali; capisce presto che quei “giochi” sono riproduzioni di disastri e sofferenze e si ripromette – una volta adulto – di fare qualcosa per aiutare le popolazioni colpite dalle guerre. Jacopo, quindi, la “musa ispiratrice” del progetto, che viaggia sulle ali della solidarietà anche attraverso la musica. L’antologia è accompagnata da un cd che contiene “In ricordo”, brano che per l’occasione Marco Reghezza ha dedicato a Jacopo, presentato nella versione per quartetto d’archi e chitarra; e ancora “Fughetta sulle corde vuote” eseguita da Piero Bonaguri e “Roundance”, interpretata da Giulio Tampalini.

Quanti pensavano che, in fin dei conti, viviamo in un contesto arido dovranno ricredersi positivamente. Anche nel deserto, capita di trovare una rigogliosa vegetazione.

Alessandra Maria