CNA Troina: impegnarsi ad utilizzare royalties per lo sviluppo economico

Troina “A chi vincerà le elezioni comunali, che si terranno il 9 e 10 giugno, chiediamo di destinare le royalties allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e all’incremento industriale, come prevede l’art 20 della legge regionale (l.r.) n. 10 del 27 aprile 1999”, dichiara Giancarlo Amata, presidente della locale sezione della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna), rivolgendosi indistintamente a tutte le formazioni politiche che si contenderanno la guida dell’amministrazione comunale per i prossimi 5 anni. Grazie all’art. 20 della l.r. n. 10 del 1999, il comune di Troina riceve ogni anno, dal 1999, una parte consistente delle royalties corrisposte dalle compagnie peterolifere alla Regione siciliana per l’estrazione di idrocarburi dai giacimenti ricadenti nel territorio comunale. Il titolare di ciascuna concessione di produzione di idrocarburi è tenuto a corrispondere annualmente alla regione siciliana il valore di un’aliquota di prodotto della coltivazione pari al 7 per cento della quantità di idrocarburi estratti. 1/3 del valore di questa aliquota del 7 per cento è corrisposto alla Regione e 2/3 sono corrisposti al comune nel cui territorio ricade il giacimento di idrocarburi. “Negli ultimi 5 anni, sono affluiti nelle casse del comune di Troina circa 10 milioni di euro sotto forma di rolyaties, ma l’uso che si è fatto di queste risorse finanziarie non ha prodotto effetti significativi in termini di sviluppo economico del paese”, commenta Amata. Si stima che il comune di Troina dal 1999 ad oggi abbia ricevuto dalle compagnie petrolifere circa 20 milioni di euro sotto forma di royalties per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi ricadenti nel suo territorio. Non è una somma trascurabile per un paese di poco meno di 10 mila abitanti. Ma, come sostengono economisti e socioche si occupano di sviluppo locale, come Carlo Trigilia e Mario Centorrino, le risorse finanziarie non sono tutto. Lo sviluppo economico non dipende soltanto dall’entità dei finanziamenti disponibili. Anche se ancora non esiste una solida teoria dello sviluppo locale e né tanto meno si può fare riferimento a consolidati schemi di politica economica, gli esperti concordano sul fatto che la crescita economica dipende dalla capacità della classe politica di esercitare un ruolo di programmazione e di indirizzo dello sviluppo locale e di individuare le idee-forza e di farle camminare sulle gambe delle forze economiche e sociali, di darsi degli obiettivi coerenti con le specificità territoriali e i bisogni socio-economici della comunità locale. Lo sviluppo locale, nel suo duplice aspetto di crescita economica e miglioramento del benessere di una comunità, cresce su progetti concreti e misurabili in ambiti diversi: la gestione attiva delle risorse territoriali, il miglioramento della dotazione infrastrutturale, l’innovazione amministrativa ed organizzativa dell’ente locale e la riqualificazioone e lo sviluppo delle competenze del personale pubblico.

Silvano Privitera