Calascibetta – Villapriolo: per la SS 290 tutto tace

Calascibetta. Nessuna novità di rilievo a seguito del tavolo tecnico tenutosi a Palazzo d’Orleas, se non quella che occorre innanzitutto stabilire di chi sono le competenze d’intervento riguardo i lavori necessari per la riapertura della Statale 290, chiusa al traffico da oltre un anno causa il crollo di una parte del costone roccioso, avvenuto in contrada Gaspa La Torre, nel tratto che da Calascibetta giunge sino al bivio per Villapriolo. A Palermo, su richiesta del sindaco di Calascibetta Piero Capizzi, si è tenuto, lunedì scorso, un incontro, presenti la Protezione Civile regionale, l’Anas, la Soprintendenza di Enna, il sindaco del comune xibetano, Piero Capizzi, il vice Maria Grazia Macaluso e il primo cittadino di Villarosa Francesco Costanza. Un confronto di circa tre ore, iniziato con l’intervento dell’architetto Cultrone, in rappresentanza dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza, durante il quale sono state vagliate alcune ipotesi, una delle quali riguarderebbe la realizzazione definitiva di un by-pass a valle della statale. Un’idea, questa, che era stata tralasciata alcuni mesi orsono (allora si voleva realizzare un percorso provvisorio) per una mancata intesa tra il comune di Villarosa, che doveva procedere all’esproprio del terreno, e il proprietario terriero che avrebbe chiesto 400 mila euro. Una spesa esosa che l’Ente (la zona interessata dalla frana ricade in territorio di Villarosa), tutt’ora non sarebbe in grado di affrontare. Stavolta, però, l’idea sarebbe quella di realizzare in maniera definitiva un bay-pass di circa mezzo chilometro a valle dell’attuale statale. Insomma, spostare il percorso della statale nel tratto interessato dalla frana. Un lavoro il cui costo potrebbe aggirarsi intorno a un milione di euro. Ma chi dovrebbe sborsare questi soldi? E poi, quale Ente, tra Anas e Protezione civile, dovrebbe realizzare questi lavori? Un interrogativo, quest’ultimo, al quale dovrebbe rispondere, su richiesta dei tecnici, l’Ufficio Legale e Contenzioso della Regione Siciliana. Riguardo l’esproprio del terreno a quanto pare sarebbe compito dell’Ente incaricato a realizzare le opere. Ma il nocciolo principale dell’intera problematica rimane comunque il lato economico, ovvero chi dovrebbe uscire i soldi, trattasi di bay-pass, oppure di messa in sicurezza dell’intero costone roccioso, i cui costi, per quest’ultima opzione, non sarebbero di poco conto. Intanto l’Anas ha fatto sapere che redigerà ugualmente un progetto al fine di sapere con certezza quanti soldi saranno necessari per realizzare il definitivo by-pass. Sempre l’Anas, aspettando di avere un quadro chiaro della situazione, a sue spese, dovrebbe asfaltare a breve la strada che attraversa il bosco di Gaspa, situata a monte del costone roccioso, che, provvisoriamente, verrebbe utilizzata come percorso alternativo. A usufruire dell’arteria sarebbero però solamente gli automobilisti, visto la notevole pendenza in alcuni suoi tratti. Continuano invece i disagi per chi viaggia in pullman e per chi lavora con i mezzi pesanti, costretti a percorrere strade alternative. Come continuano le difficoltà per alcuni commercianti. La Statale 290 infatti è una strada trafficata in quanto collega non solo la zona nord con quella sud dell’Ennese ma anche alcuni paesi del palermitano.

Francesco Librizzi