Amministrative Troina: ancora nulla di fatto nel centrodestra e nei movimenti civici

Troina. Il movimento civico “Cittadini per la rinascita”, il gruppo “Insieme per Troina” e la coalizione di centrodestra (Pdl, Mpa-Pds e Udc) si sono incontrati diverse volte nelle ultime settimane per cercare un accordo sul nome del candidato sindaco, ma non hanno sortito fino ad ora alcun risultato. Non è solo questione di nomi. Ci sono delle difficoltà di natura politica che rendono problematico il raggiungimento di un’intesa tra queste formazioni. Il movimento civico “Cittadini per la rinascita” è nato per iniziativa di persone che hanno già avuto un’esperienza politica in formazioni di centrosinistra, come il Pd e il Psi. Altri provengono dall’Udc, che ha subito profonde lacerazioni nel corso di questi ultimi 5 anni di collaborazione con Pdl e Mpa-Pds nel sostenere l’amministrazione di centrodestra. E’ vero che il movimento civico “Cittadini per la rinascita” ha un approccio pragmatico, e per taluni versi post ideologico, per cui non ha alcuna pregiudiziale a stringere rapporti con formazioni di opposti orientamenti politici. E’ anche vero però che, per la provenienza di centrosinistra di gran parte di loro e per le vicende che hanno provocato la loro separazione dai partiti di origine, è impossibile un’intesa del movimento civico “Cittadini per la rinascita” con il centrosinistra, che ha già scelto con primarie il suo candidato sindaco ed è molto avanti nell’elaborazione del suo programma con i 7 forum tematici. Al movimento “Cittadini per la rinascita” non resta che la ricerca di un accordo con il centrodestra, che dal 2008 guida il comune di Troina. Questa strada non è facilmente percorribile. Il movimento “Cittadini per la rinascita” si presenta come una formazione nuova che vuole segnare una svolta rispetto le passate esperienze di governo del comune. Il percorso per giungere ad un’intesa sarebbe meno difficile da compiere, se gli attuali amministratori in carica, o molti di loro, fossero esclusi dalla giunta da proporre agli elettori. Anche se al loro interno c’e qualcuno che la vedrebbe bene, una soluzione del genere mette in grande imbarazzo i partiti di centrodestra perché equivale ad una sconfessione dell’amministrazione che ha sostenuto negli ultimi 5 anni. In un accordo del genere non ci starebbe il gruppo “Insieme per Troina”, che, essendo costituto in gran parte da persone che hanno abbandonato il Pdl, di una coalizione in cui c’è anche il Pdl non ne vuol sapere. In questo clima post ideologico di presunto superamento delle distinzioni tra sinistra e destra, “Insieme per Troina” non avrebbe alcuna difficoltà, se ci fossero le condizioni, a discutere anche il centrosinistra. La ricerca di un‘intesa tra i partiti di centrodestra e i due movimenti civici è come tentare la quadratura del cerchio.

Silvano Privitera