Enna. Cresce l’impegno del Comitato per i diritti dei precari

Enna. 18.500 precari a rischio, oltre 1.400 lavoratori dei cantieri di servizio non hanno percepito la mensilità di gennaio. Queste sono le notizie allarmanti che hanno messo in ginocchio l’intera Sicilia negli ultimi giorni, ma che di certo non hanno scoraggiato il Presidente del Comitato per i diritti dei precari, Giuseppe Regalbuto, che ha, invece, reagito intensificando l’attività del Comitato appositamente istituito.
“Il Comitato continua il suo impegno vigilando presso la Commissione Parlamentare Regionale Bilancio e Lavoro” spiega Regalbuto “lo scopo è di riuscire ad ottenere delle garanzie a favore di tutti i precari”.
Fra gli obiettivi che il Comitato si è prefissato vi è quello di chiedere l’attivazione di un tavolo permanente sul precariato, che possa consentire al Parlamento Siciliano di legiferare in modo definitivo.
Il Comitato propone, inoltre, al Governo Crocetta di impegnare le somme risparmiate dal taglio delle Province presso un capitolo specifico, al fine di stabilizzare tutti i precari della Regione Sicilia e i lavoratori dei cantieri di servizio.
«Se le somme risparmiate dal taglio delle Province non dovessero bastare» continua Regalbuto con un pizzico di sarcasmo «si consiglia al Governo Crocetta di diminuire le spese di rappresentanza e di consulenza da lui proposte in Bilancio e di destinarle, dunque, al capitolo dei precari».
Il Comitato ha anche istituito un pool di avvocati, pronti a prestare assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno.
«In un periodo storico come quello che stiamo attraversando» conclude il Presidente del Comitato «nessun governo né nazionale né regionale può permettersi di mandare a casa, dopo ben 25 anni, un “esercito” di lavoratori. Il Comitato per i diritti dei precari farà in modo che ciò non avvenga».