Primarie PD a Leonforte. La prospettiva di “Per Leonforte, comune virtuoso”

Leonforte. Il countdown è ufficialmente iniziato: domani Leonforte individuerà il candidato sindaco del centro sinistra, in corsa per le elezioni di giugno. Già questo sabato pomeriggio sarà caratterizzato da estremo fermento. Mentre il candidato Francesco Rubino si prepara al comizio di questa sera, i giovani del comitato “Per Leonforte, comune virtuoso” e Francesco Romano si danno da fare, concretizzando quella politica basata sull’ascolto di cui avevamo già parlato. Sono loro, i ragazzi del comitato, i veri “rottama tori”. Ma non pensate a Renzi; non pensate tantomeno a Grillo. Romano e i suoi sostenitori rottamano i vecchi schemi, quelli ingessati tipici da partitocrazia antica e talmente cementificata da essersi scollata dalla propria base sociale. Antonella, Pinella, Francesco e tutti gli altri, quella base sociale la cercano per conoscerla, per una stretta di mano e quattro chiacchiere: l’unica vera misura di espressione popolare capace di dare una direzione a un apparato amministrativo. Senza voler peccare di eccessivo ottimismo: i semi sono stati ben piantati, a giudicare dalla piazza gremita e dagli applausi scroscianti del comizio di domenica scorsa. Ma Francesco Romano non sale sul palco per parlare una tantum, a caccia di consensi. “Siamo un gruppo di amici, che si è da sempre riconosciuto negli ideali di centrosinistra, ognuno con le proprie idee e le proprie sfaccettature, che però oggi non si sente più pienamente e sufficientemente rappresentato dalle istituzioni e dai rigidi schemi partitocratici in cui sembrano essersi impantanati i partiti tutti”, queste le parole inaugurali del discorso di Romano in occasione del comizio. Un gruppo “di uomini e donne che ha deciso di alzarsi, rimboccarsi le maniche e di mettersi a disposizione della collettività per migliorare, realmente e concretamente, il nostro piccolo paese. Per costruire un posto migliore in cui vivere e far crescere i nostri figli!”
Non c’è retorica nelle sue parole, ma piena espressione di un malcontento unanime… forse lo stesso che ha originato il “partito dell’astensionismo” alle scorse elezioni regionali. Un segnale forte, che già da tempo doveva essere ascoltato e che ha motivato Francesco e i suoi nel ridare lustro ai vecchi comizi di quartiere. Chi li ricorda, sa che erano occasioni che animavano la politica quando era Politica, priva di logiche “da supermarket”. Si tratta di un nuovo che fa suo il meglio del passato, lasciando ad altri il politichese, il burocratese e tutta l’aria fritta che ha portato tanto scetticismo verso le classi politiche dirigenti. Tradizione e innovazione camminano di pari passo nella volontà dei candidati di farsi eleggere facendosi conoscere, con la pubblicazione on line dei curricula; nell’intento di riappropriarsi del decoro urbano, valorizzando ogni singola strada di Leonforte lastricata com’è di storia e di cultura da rilanciare come importante risorsa. Francesco e i suoi, non lasciano indietro nessuno, fanno leva sulle giovani menti come motore propulsore per una spinta innovativa, concreta e reale. Del resto, non è palpabile la stanchezza nell’avere orecchie piene di parole e vista priva di fatti concreti? Si lasci spazio, dunque, a chi si muove senza l’ombra di giganti alle spalle.
Alessandra Maria