Cgil Enna su rimodulazione fondi Fas per Nord Sud

Apprendiamo con sgomento e con grande preoccupazione la notizia della consistente riduzione dei fondi Fas 2007/2013 riguardante la strada Nord Sud”. A dichiararlo è stato il segretario generale della Fillea Cgil Alfredo Schilirò. “ I cittadini di questa provincia ancora una volta vedono sfumare la realizzazione di un’importante infrastruttura che potrebbe rappresentare una fonte di sviluppo e di benessere “. “Difatti il completamento della Strada Nord Sud può rappresentare per tutto il territorio dell’ennese una vera e propria fonte di sviluppo non solo per gli operai edili che si occuperanno della realizzazione dell’opera ma anche per la circolazione delle merci e dei prodotti agricoli . La realizzazione di questa importante arteria ben collegata con una serie di strade provinciali rappresenterebbe l’uscita dal tunnel per gran parte del territorio siciliano”.
In questo momento di crisi occupazionale – aggiunge Schilirò- in cui non si riescono a trovare vie d’uscita, in cui gli operai edili sono costretti ad emigrare cercando un futuro migliore non si sa dove, in cui una miriade di ditte edili chiudono i battenti – è particolarmente paradossale assistere alla decurtazione di circa 490 milioni di euro dei fonti Fas per destinarle in altre aree del paese. La realizzazione dell’intera opera colmerebbe quel “Gap Infrastrutturale” che penalizza e paralizza l’intera provincia di Enna.
Enna è l’unica provincia siciliana a non avere sbocchi sul mare, che tuttavia è raggiungibile in tempi relativamente brevi percorrendo l’autostrada Palermo-Catania. Se si esclude il tratto autostradale, le vie di comunicazione restano le strade statali e provinciali divelte, piene di buche e disastrate e i 60 chilometri di linea ferroviaria. Nel suo insieme la dotazione infrastrutturale locale è tra le peggiori d’Italia e tale da relegare Enna nei bassifondi della classifica delle 103 province italiane. La situazione più deficitaria si rileva nell’ambito della dotazione aeroportuale: la provincia di Enna non possiede un aeroporto nell’area provinciale ma sfrutta la vicinanza con l’aeroporto di Catania distante circa 60 Km dal capoluogo provinciale. L’Altra struttura utilizzabile potrebbe essere l’aeroporto di Palermo che, tuttavia, dista ben 165 km da Enna. Le stesse carenze strutturali possono essere riscontrate nella dotazione ferroviaria caratterizzata totalmente dalla presenza del binario semplice con conseguenti limiti anche sotto l’aspetto funzionale. Altrettanto carente si presenta la dotazione stradale, al di la degli indicatori, perchè non permette, di fatto, collegamenti fluidi con la provincia catanese, le altre province e località importanti. La rete autostradale in pratica si limita al tratto che collega Palermo a Catania (circa 75 km) e che, peraltro, lambisce solamente il capoluogo della provincia.
Di fatto, autostrade, strade statali e strade regionali rappresentano solo il 22,6% dell’intera rete viaria. Il 31,8% sono strade provinciali e oltre il 45% strade comunali e vicinali di difficile percorrenza.
Insufficiente si presenta anche la dotazione portuale soprattutto a causa della collocazione geografica del territorio provinciale che fa sì che nessuna area dello stesso sia bagnata dal mare. Le strutture più prossime sono il porto di Catania (65 km) e quello di Gela (75km). La scarsa dotazione infrastrutturale – evidenzia il Segretario Schilirò – rappresenta uno dei fattori di maggiore svantaggio competitivo del territorio con conseguenti problematiche relazionali di accessibilità ai mercati da parte dell’economia locale.
Come tutti sappiamo , la Sicilia è ricca di beni archeologici e paesaggistici e la provincia di Enna si inserisce perfettamente in questo quadro di bellezze come la Venere di Morgantina, la Villa Romana di Piazza Armerina, i bellissimi centri storici di Nicosia e di Troina per non parlare delle bellezze archeologiche di Centuripe ma avendo una rete infrastrutturale vetusta , com’è quella ennese , questi beni non possono essere considerate fonte di ricchezza. Ritengo – aggiunge Schilirò – che per le ragioni enunciate in premessa, le organizzazioni sindacali e produttive, le istituzioni tutte debbano rimboccarsi le maniche e lavorare in sinergia affinchè venga finanziata e venga realizzata per intero la strada Nord Sud e non per i singoli lotti riguardanti il territorio messinese . Forse i lotti successivi potrebbero essere realizzati attraverso una progettazione diversa ed economicamente più vantaggiosa non realizzando un’opera nuova per intero ma cercando di riammodernare la vecchia strada statale 117 “Centrale Sicula” con dei lavori che comprendano l’allargamento della carreggiata e il rifacimento per intero del manto stradale. Ecco – a nostro parere- come possa essere realizzata e nel più breve tempo possibile una nuova e importante arteria che metta in collegamento la Sicilia da Nord a Sud.