Elezioni Troina, nel centrodestra tira aria del “si salvi chi può” dell’8 settembre ’43

Troina. In quello che resta del centrodestra aleggia lo spettro in formato locale del 25 luglio ’43, che segnò l’inizio della fine di Mussolini e l’8 settembre del ’43 che condannò la monarchia sabauda all’estinzione. Strada facendo, l’alleanza di centrodestra Pdl, Udc e Mpa-Pds su cui si regge l’amministrazione Costantino ha perso pezzi consistenti, che, dal punto di vista politico ed in termini di consenso elettorale, non sono trascurabili. Totuccio Lombardo, che nel 2008 è stato un grande elettore di Costantino, dopo aver abbandonato il Pdl anche in forte polemica con Costantino, corre con una sua lista per conquistare la carica di sindaco, ma non c’è l’assoluta certezza che Lombardo rimanga in lizza. Non è escluso che il gruppo di Lombardo trovi l’intesa con uno degli altri 3 candidadati e lo sostenga. Con la revoca della nomina di assessore a Luigi Ruggeri in quota Udc ha perso il consenso di una parte politicamente rilevante di questo partito. Quello che è rimasto dell’Udc, dopo la cacciata di Ruggeri dalla giunta, ha ritenuto di mettersi in salvo confluendo nel movimento per la rinascita che ha scelto Francesco Cantale suo candidato sindaco. Anche pezzi importanti del Pdl, ritenendo improponibile la ricandidatura di Costantino, hanno deciso di aderire al movimento per la rinascita. Anche l’assessore Gioacchino Plumari è confluito in questo movimento ed il sindaco Costantino, per tutta risposta gli ha revocato “la nomina di assessore alle politiche sociali, sanità ed igiene pubblica, organizzazione del privato sociale con effetto dal 1° maggio perché è venuto meno il rapporto fiduciario”. Costantino ha tenuto per sé le deleghe che aveva Plumari. Decisione necessaria perchè non era pertanto più sostenibile la permanenza di Plumari nella giunta dell’amministrazione del sindaco Costantino dopo che la componente del pdl di cui fa parte si è alleata con il movimento che sostiene un altro candidato sindaco. Di questo n’è consapevole Plumari, che aveva maturato la decisione di dimettersi da assessore, ma il sindaco Costantino ha giocato d’anticipo e gli ha revocato l’incarico. Plumari non l’ha presa bene e c’è rimasto male, ma alla fine se n’è fatto una ragione: “Avevo concordato con il sindaco Costantino la presentazione delle mie dimissioni dell’incarico di assessore. Ma prima che le formalizzasi per iscritto mi è stato notificato il decreto del sindaco di revoca del mio incarico di assessore. Questo mi ha amareggiato. Per il resto sono tranquillo perché ritengo di aver assolto bene il compito di assessore dal 2008 ad oggi, quando manca appena un mese alle elezioni per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale per i prossimi 5 anni 2013-2018”. Plumari elenca le cose che ha fatto e gli obiettivi che ha raggiunto ricoprendo l’incarico di assessore negli ultimi 5 nella giunta del sindaco Costantino: autoambulanza medicalizzata, progetti obiettivi per alleviare il disagio sociale e indizione del concorso per assistente sociale”. Non è facile prevedere quali effetti potrà avere sull’esito della competizione elettorale. Ma dopo quello che è successo, ed il modo come è avvenuto, è irrealistico pensare che non ci siano degli strascichi che peseranno sull’andamento della campagna elettorale del centrodestra.

Silvano Privitera