Aidone. Argenti e Venere di Morgantina non potranno più lasciare la Sicilia tranne che a particolari condizioni

Nuove regole per le opere d’arte siciliane, che non potranno più lasciare la regione tranne che a particolari condizioni. Ad emanare il nuovo regolamento è l’assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata, che ha avuto il via libera dalla giunta di governo. Addio dunque ai lunghi viaggi lontano dalla Sicilia per la Venere di Morgantina e per il Satiro danzante di Mazara del Vallo, ma anche per altre ventuno opere sparse in tutto il territorio regionale. Da Palermo a Siracusa, passando per Mozia e Agrigento. Arrivano nuove norme per far sì che le principali opere artistiche ospitate da musei e gallerie siciliane possano essere esportate. La direttiva ha lo scopo, secondo la delibera, “di assicurare la migliore conservazione in situ del patrimonio culturale siciliano e dei singoli beni facenti parte delle raccolte e delle collezioni dei musei e delle gallerie regionali e dei parchi archeologici della Regione”.

L’autorizzazione all’uscita temporanea potrà essere autorizzata solo a tre condizioni: benefici economici, copertura dei costi e promozione del patrimonio siciliano. Fra le opere considerate ‘intoccabili’ il Trionfo della morte di Palazzo Abatellis a Palermo, l’Auriga di Mozia e diversi capolavori pittorici. In prima fila le opere di Caravaggio conservate al Museo regionale Maria Accascina di Messina: l’Adorazione dei pastori e la Resurrezione di Lazzaro. Tanti anche i quadri di Antonello da Messina tutelati dalla normativa firmata dall’assessore Sgarlata: l’Annunziata conservata a Palazzo Abatellis, l’Annunciazione di Palazzo Bellomo a Siracusa ed il Polittico di San Gregorio, che si trova a Messina. Bloccate anche diverse opere di età classica.

Questo l’elenco completo. Museo archeologico regionale A. Salinas di Palermo: Metope di Selinunte, Ariete in bronzo. Museo archeologico regionale P. Griffo di Agrigento: Efebo, Cratere Achille e Pentesilea, Vaso con deposizione di Patroclo. Museo regionale A. Pepoli di Trapani: Lampada pensile, Polittico di Trapani. Museo archeologico regionale P. Orsi di Siracusa: Venere Landolina, Kourotrophos da Megara. Galleria regionale di Palazzo Abatellis di Palermo: Vaso Alhambra, Annunziata di Antonello da Messina, Trionfo della morte, Busto di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana. Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa: Annunciazione di Antonello da Messina. Museo regionale Maria Accascina di Messina: Adorazione dei pastori di Caravaggio, Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio, Polittico di San Gregorio di Antonello da Messina. Museo archeologico regionale Himera di Termini Imerese: Phiale di Caltavuturo. Soprintendenza di Caltanissetta: Arula fittile con figura di Gorgone. Museo del satiro di Mazara del Vallo: Satiro danzante. Museo Whitaker di Mozia: Auriga da Mozia. Museo archeologico regionale di Aidone: Argenti da Morgantina, Venere da Morgantina.

Carlo Passarello – livesicilia.it


Era ora! La riproposizione di questo provvedimento che mette un qualche paletto nei viaggi, pressoché inutili, dei nostri Beni culturali era necessario e opportuno. Speriamo che non si cominci con le deroghe, che comunque devono essere valutate dal Consiglio regionale dei Beni culturali. Urge, anche per questo motivo, insediarlo subito dopo ben quattro anni di vuoto.
Gianfranco Zanna – direttore regionale di Legambiente Sicilia