Enna. Spiragli palermitani per i lavoratori Multiservizi

Si apre uno spiraglio nella vicenda dei lavoratori della società Multiservizi, dopo l’incontro di ieri mattina a Palermo tra l’assessore regionale al lavoro, Ester Bonafede, con la direttrice Corselli e la delegazione ennese, composta dal presidente Monaco, l’assessore Barbirotto, l’onorevole Alloro, i consiglieri provinciali Granata e Regalbuto e sette operai della Multiservizi. L’incontro si è volto presso la Presidenza della Regione e si è affrontato il delicato problema di questi lavoratori senza stipendio, senza lavoro e senza futuro. Intanto si è ottenuta una significativa vittoria che è quella di poter arrivare sino a dicembre del 2013 con la cassa integrazione in deroga. A questo proposito la dottoressa Corselli scriverà oggi all’Ufficio provinciale del lavoro per la concessione di questa cassa integrazione che fa tirare di sollievo tutto, anche se tutti vogliono il lavoro. Ovviamente per il pagamenti si aspetta che il Ministero del lavoro accrediti le somme necessarie (sono stati chiesti 100 milioni di euro ndr). Il presidente Monaco ha consegnato una relazione bene articolata all’assessore Bonafede su quella che è la Multiservizi, la sua cronistoria, quali interventi effettua nell’ambiente. L’assessore ha dichiarato che su queste società partecipate è probabile che si faccia un progetto unico che coinvolga anche le altre partecipate in Sicilia, che si trovano a Caltanissetta, Ragusa e Trapani e quindi con un progetto unico siciliano è probabile che si possa ottenere il loro finanziamento, ma tutto questo è da studiare con grande attenzione per trovare come muoversi in questo difficile campo in modo da trovare delle risorse finanziarie che consentano che queste società partecipate possano avere un futuro. E’ chiaro che non è una questione molto semplice, perché tutto dipende dalle risorse finanziarie della Regione. Il fatto che ci sia, anche se con ritardo, la Cassa Integrazione in deroga mette i lavoratori in una posizione più tranquilla, non è il meglio, ma almeno esiste la speranza che qualcosa di concreto si può tentare.