A Catenanuova è scattata la caccia ai parenti o affini o portatori di voti a “frigo pieno”

Catenanuova. Le supposizioni della vigilia sono diventate realtà e la presentazione della lista di cinque candidati alla poltrona di sindaco, Zampino, Guagliardo, Di Benedetto,Virzì, Biondi, ne è una riprova, tutti infatti alla ricerca, nelle cinque compagini, di parenti o affini o portatori di voti a “frigo pieno” come si dice in gergo, per cercare di equilibrare, il flusso dei consensi delle altre liste.

Ci riprova Santo Zampino, da trent’anni in auge, con diversi ruoli ma mai sindaco, con un motto pieno di significati “Ricominciare si può” con l’aiuto dei cittadini: “La mia formazione integra tre esperienze di riferimento, assieme ad una logica per un futuro diverso affidato ai tanti giovani che potranno darmi la spinta necessaria per il cambiamento di Catenanuova”.
Per “Rinascita per Catenanuova “, commenta il candidato sindaco Paolo Guagliardo: “Da parte nostra promettiamo una maggior presenza sia nell’ amministrazione che nella cittadina per far sentire ai catenanuovesi la presenza di una guida attenta alle esigenze di vivibilità dei catenanuovesi”.
“Per Valeria Simona Virzì lista “Anno Zero”, saranno davvero i giovani a dare la svolta del cambiamento e questa mia formazione annovera già due ragazzi classe ’88, una della classe ’93 e un altro classe ’95, che vogliono dire la loro sulla vita dei giovani catenanuovesi”.
Il candidato sindaco Alfredo Di Benedetto ci riprova con lo slogan “Servire il futuro”, affermando: “abbiamo un ottimo staff, con una integrazione equilibrata fra esperienza e gioventù con la voglia di affrontare e risolvere le difficoltà eonomiche e ambientali di Catenanuova impegneremo su questi obiettivi”.
Per l’uscente Aldo Biondi, lista “Legalità solidarietà crescita”, ancora voglia di esserci e questa potrebbe essere per lui la seconda volta: “Anche per la mia formazione qualche giovane, qualche assenza, ma il quadro complessivo da molte garanzie di successo.Nel 2008 ho vinto alla grande stavolta spero di fare il bis”.
Ben 75 candidati alo ruolo di consigliere, da contare anche gli assessori, cinque candidati alla poltrona di sindaco e un tessuto parentale disgregato poichè le candidature, purtroppo, hanno favorito le trasversalità trovandosi parenti nelle diverse liste che in tempi di crisi istituzionale danno la dimensione di quanto è voluto bene il “bene Comune!”.

Carmelo Di Marco