Nicosia. A rischio il reparto di emotrasfusione dell’ospedale Basilotta

Nicosia. Le soluzioni individuate non sono idonee e quindi per mantenere il reparto di Emotrasfusione dell’ospedale Basilotta, che è determinante per il mantenimento dell’ospedale stesso, si stanno esaminando altre opzioni. I nuovi parametri fissati per il mantenimento di queste unità operative che diventano obbligatori dal 31 dicembre prossimo, prevedono spazi e macchinari idonei che al momento non sono disponibili al Basilotta.
Perdere l’emotrasfusione comporterebbe la perdita del Punto nascita, che è già in bilico perché mantenuto in deroga alle legge che impone un minimo di 500 parti all’anno, ma anche la perdita dei reparti operatori. In una parola l’ospedale non potrebbe operare. Nei mesi scorsi, in sede di tavolo tecnico al quale avevano partecipato, tra gli altri, l’assessore alla sanità Enza Tomasi e il direttore amministrativo del distretto En 2 Roberto Bonomo, erano state esaminate alcune opzioni, tra le quali l’ipotesi di spostare l’Emotrasfusione nei locali attualmente destinati al reparto di ortopedia o in quelli del reparto di oculistica. A questo punto però si profila una corsa contro il tempo dato che entro il 30 novembre prossimo gli ospedali devo chiedere l’accreditamento delle emotrasfusioni, termine entro il quale i reparti devono essere realizzati secondo le indicazioni che sono divenute obbligatorie in tutta Europa. «Stiano valutando altre opzioni – ha spiegato il direttore amministrativo Bonomo – per poi attuare quella più funzionale e che consenta di arrivare con il reparto in regola con le nuove indicazioni, alla data entro la quale va chiesto l’accreditamento».
La questione è comunque di vitale importanza perché da questo reparto dipende il mantenimento dell’ospedale Basilotta. Notizie positive arrivano sul fronte delle nuove sale operatorie, per le quali ormai sono stati superati tutti gli intoppi che si sono presentati da un anno a questa parte. Martedì è previsto l’incontro con la ditta per determinare gli aspetti relativi alla manutenzione delle apparecchiature e degli impianti tecnologici, quindi entro giugno le sale operatorie dovrebbero finalmente diventare operative. Ancora ritardi, invece, per la ristrutturazione dell’ala Est del complesso ospedaliero. Per la quale quasi sicuramente si dovrà procedere ad un nuovo calcolo della media per l’aggiudicazione. La gara d’appalto era stata espletata oltre 6 mesi fa e aggiudicata in via provvisoria. Dall’esame dei documenti prodotti dalle ditte ammesse, sarebbero emerse alcune irregolarità dei Durc. Poiché la media per aggiudicare un appalto si calcola sulla base delle offerte di tutte le ditte ammesse, se una o più di una avrebbero invece dovuto essere scuse, la media deve essere ricalcolata. La documentazione è stata ritrasmessa all’Urega che adesso dovrà probabilmente convocare nuovamente le ditte, calcolare la media alla luce di eventuali esclusioni e quindi proclamare la ditta aggiudicataria.