Provincia. Personale dell’Ente: sindacati ricevuti dal Prefetto

I rappresentanti sindacali di Cgil, La Valle, Cisl, D’Alia, e Uil, Adamo, dopo l’assemblea del personale della Provincia, alla quale ha partecipato anche il presidente Giuseppe Monaco, sono stati ricevuti dal prefetto, Clara Minerva, per esporre la drammatica situazione in cui si trova il personale della Provincia regionale, che probabilmente a luglio non riceveranno lo stipendio e nel contempo la crisi finanziaria porterà alla mancata erogazione dei servizi essenziali della Provincia dalle scuole, alle strade, ad assistenza ai portatori di handicap.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno chiesto al Prefetto di attivare le procedure di raffreddamento, previste dalla normativa vigente, riservandosi di proclamare una giornata di sciopero.
Ieri mattina un foglio ciclostilato è stato distribuito al personale della Provincia, ai consiglieri ed assessori provinciali, affisso in tutti gli uffici per informare dell’incontro con il Prefetto ed anche avanzata l’ipotesi di proclamare una giornata di sciopero. Ancora non c’è stata alcuna risposta da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’assessore regionale al bilancio, alla lettera inviata dai rappresentanti sindacali in cui si denunziava lo stato di allarme in cui sta vivendo tutto il personale della Provincia a causa delle notevoli riduzioni fatte sui trasferimenti della Regione e dello Stato ed anche dai condizionamenti finanziari del patto di stabilità, che blocca tutto. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato che, in questo momento, tutte le risorse finanziarie devono essere impiegate per il pagamento del personale, quindi da congelare tutti gli altri interventi anche quelli sulle strade, tranne quei soldi che arrivano da leggi speciali che possono essere impiegati solo per quel compito. Il reparto contabilità della Provincia assicura che probabilmente sino a luglio si potrà avere la possibilità di pagare gli stipendi, poi si spera in qualche miracolo, nel senso che la Regione Sicilia, effettui le variazioni di bilancio e quindi nuovi accrediti per risolvere, anche se temporaneamente, il problema del pagamento delle spettanze al personale. Il pericolo del dissesto finanziario anomalo esiste perché il dissesto nasce non da debiti, ma perché sono venuti meno i trasferimenti che Regione e Stato dovrebbero versare all’ente locale.