Piazza Armerina. Carenze gestionali gravano da tempo sulle aree attigue alla Villa romana del Casale

Piazza Armerina. Le carenze gestionali che gravano da tempo sulle aree attigue alla Villa romana del Casale, uno dei siti archeologici più importanti e visitati in Italia e non solo, continuano ad essere segnalate da quanti quotidianamente vi lavorano. A quanto sembra infatti la scure delle incertezze sull’imminente futuro lavorativo nelle aree attorno alla Villa romana, tanto per i 28 operatori commerciali quanto per l’intera area parcheggio attualmente affidata in gestione alla ditta Nacci di Sciacca proseguirebbe. I commercianti dicono: «A partire dal prossimo mercoledì 5 giugno la direzione museale ha annunciato l’apertura della Villa con orario continuato anche nelle ore notturne, fino alle 23.30, ma all’esterno del sito regna il caos assoluto».
A seguito della assegnazione dei box della nuova area commerciale avvenuta nei giorni scorsi le attività di vendita dei souvenir avrebbero di già dovuto traslocare ma il trasferimento non è ancora avvenuto. A tal proposito i negozianti dicono: «Al mancato trasferimento dei commercianti, determinato dalla mancanza dei contratti e delle autorizzazioni e che conseguentemente porta allo svolgimento delle nostre attività ancora oggi in condizioni precarie lungo la Strada Provinciale 90, si aggiunge la totale assenza di illuminazione in tutta l’area nuova dei parcheggi nonché lungo il percorso che conduce alla biglietteria del sito archeologico». Questo stato di cose mal si concilierebbe con l’apertura della Villa in notturna e la relativa possibilità dunque per i commercianti di aprire eventualmente le attività nei nuovi locali: «L’intero comparto lamenta l’abbandono da parte delle istituzioni e il mancato collegamento progettuale e operativo fra i due enti proprietari delle aree in questione, ovvero la Provincia regionale di Enna e la direzione del Parco archeologico Villa Romana. Anche il punto informativo localizzato nella chiesetta che si trova lungo il percorso pedonale resta a oggi chiuso per la mancanza di fornitura elettrica. Sia l’area dei parcheggi che quella commerciale sono prive di fornitura idrica ed elettrica. La ditta che ha in gestione i parcheggi deve, infatti, quotidianamente avvalersi delle cisterne d’acqua mobili per procurarsi la riserva idrica necessaria per operareall’umidificazione del manto stradale al fine di evitare la terribile polvere che si solleva col passaggio dei veicoli». I commercianti chiedono adesso di conoscere al più presto le modalità con cui le istituzioni preposte intendono affrontare e risolvere i problemi esposti.
Marta Furnari